Attualità 07:30

Depuratore, il Consiglio dei Ministri blocca l'Arap

Impugnata la legge del marzo 2014 che autorizzava l’ex Consorzio industriale a gestire il depuratore di Avezzano


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AVEZZANO. Il Consiglio dei Ministri ha deciso di impugnare la legge della regione Abruzzo numero 15 del 27 marzo 2014 con la quale si autorizzava l’Arap (ex Consorzio industriale) a gestire il depuratore di Avezzano che la normativa ordinaria fino ad allora vigente affidava al Cam.

 

«La notizia non ci coglie di sorpresa» la dichiarazione di Gianvincenzo Sforza, del comitato “Acqua nostra” «anche se avremmo sperato che ciò non accadesse: cioè proprio quello che nella riunione di marzo scorso all’auditorium Fermi di Celano era emerso chiaramente dagli interventi i quali lasciavano presagire che il Governo avrebbe impugnato la legge». «Questo fatto, che ho appreso in forma immediata da Roma» prosegue «pone seri ostacoli alla celere messa in funzione del depuratore di Avezzano, ma lavoreremo per rendere possibile l’avvio dell’impianto nell’immediato ricorrendo, se necessario, ad un accordo tra l’Arap e il Cam». «Il Fucino, dove la situazione va migliorando» aggiunge Sforza «non si può permettere di vedere bloccata un’opera costata 10 milioni di euro, che risolverebbe buona parte della problematica depurazione nella Marsica solo per questioni di “lana caprina”».

 

«Fino ad oggi» è il commento di Augusto Di Bastiano del Centro giuridico del cittadino «abbiamo lavorato affinché si giungesse ad una soluzione positiva e continueremo a farlo senza scoraggiarci».

 

La legge regionale osservata dal Governo pone in essere una nuova situazione che va affrontata e risolta nell’immediato in quanto l’agricoltura ha bisogno di certezze e queste debbono arrivare immediatamente altrimenti i trattori saranno pronti nuovamente a scendere nelle piazze.

 

«Nei prossimi giorni» dichiara ancora Sforza «insieme alle istituzioni cercheremo di studiare ciò che è avvenuto e procederemo per essere pronti ad avviare, in un modo o in un altro, il depuratore di Avezzano».

 

Della novità arrivata dal Governo è stato messo al corrente anche il Prefetto. «Il presidente dell’Arap, Tiziano Petrucci, da me raggiunto telefonicamente» conclude «è rimasto interdetto dalla notizia ed è pronto a dimettersi dal suo incarico se non viene messo in condizione di operare così come si era stabilito».

 

Redazione Avezzano Informa