Cultura 06:06

Applausi e solidarietà per il “Gran Galà Lirico”, l’intervista al giovane tenore Mariani

Obiettivo dell’evento, trasmettere un messaggio di solidarietà e umanità nei confronti delle famiglie marsicane disagiate, sempre più offese dalle problematiche della società


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AVEZZANO. Applausi, standing ovation e la richiesta di due bis hanno coronato il “Gran Galà Lirico” , presentato ieri sera alle 21:00 al Teatro dei Marsi in collaborazione con l’associazione Harmonia Novissima e il Comune di Avezzano.

 

Protagonista della serata, il giovane e talentuoso tenore, Aleandro Mariani che, accompagnato al pianoforte dal M° Enrica Ruggero (Teatro dell’Opera di Roma), ha riscaldato il pubblico presente in sala con opere del famoso compositore abruzzese, Francesco  Paolo Tosti, aree tratte da Verdi e Puccini e, in chiusura, brani del repertorio della canzone napoletana. A precederlo, sul palcoscenico, un brano inedito eseguito dal pianista Enrico Morsillo accompagnato da un’esibizione della scuola di danza Verna.

 

Obiettivo dell’evento, trasmettere un messaggio di solidarietà e umanità nei confronti delle famiglie marsicane disagiate, sempre più offese dalle problematiche della società odierna.  

Presenti gli assessori Patrizia Petricola e Roberto Verdecchia. A presentare la serata, Luca Di Nicola.

 

“Sei un tenore giovanissimo eppure hai già solcato i palcoscenici più importanti nel panorama internazionale e sei reduce di concerti in Cina, Giappone, America e in molti altri paesi. Cosa significa tornare a casa ed esibirti sul tuo palcoscenico?”

Una grande emozione, una cosa doverosa soprattutto per tutte quelle persone che oggi non hanno più i soldi nemmeno per andare a Teatro. Noi artisti oggi abbiamo bisogno di persone a Teatro e soprattutto della gente comune, che ce la mette tutta per andare avanti impegnandosi per i giovani e per i propri figli. Essendo cresciuto in una famiglia dove il sacrificio è sempre stato la base dei nostri insegnamenti, mi sembra giusto oggi comunicare questo agli altri.


“Tu frequenti il 5° anno dell’Accademia di Santa Cecilia, quanto è stato difficile portare avanti il percorso ed arrivare fin dove sei arrivato?”

Io provengo da tutt’altra formazione, ero uno sportivo e facevo gare di sci, ho passato la mia adolescenza ad Ovindoli. Poi ho intrapreso la strada del canto, feci l’ammissione al Santa Cecilia e dopo essere stato accettato inizia a studiare. All’inizio molto dura ma con il sostegno dei miei cari sono riuscito a superare gli scogli. Credo che la differenza per valorizzare un talento sia proprio tra chi spende nello studio e chi invece cerca disperatamente il successo.


“Nella società di oggi, una società che frana economicamente, socialmente e politicamente, quanto conta per te l’arte?”

L’arte è alla base di una formazione umana, la democrazia si basa su questo. Non bisogna mettere da parte l’arte né soprattutto l’opera lirica che è stata utilizzata principalmente per dare dei messaggi al popolo, basti pensare al “Va Pensiero” di Verdi. Io credo che l’Opera Lirica non nasca per i ricchi ma per il popolo.

 

“I tuoi progetti futuri?”

Nell’immediato domani, alle 18:00, nella sala del Santa Cecilia dove avrò l’onore di festeggiare il diploma del M° Beniamino Gigli. Il 23 partirò per Beirut e il 24 eseguirò un concerto con i nostri alpini italiani lì. Poi tornerò in Italia e l’11 gennaio sarò nell’Accademia Filarmonica Romana per un concerto. E poi tanti altri progetti tra cui quello di tornare a Panama”.

 

Claudia Cardilli 

 


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