Cultura 06:30

Un video del regista Paolo Santamaria per ricordare il terremoto

Obiettivo: rievocare la tragedia marsicana per far sì che anche le nuove generazioni possano conoscerla in ogni aspetto


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Un giornalista, come tanti, con la spina della verità puntata nel fianco. Un progetto video in grado di ridare corpo alle parole e parole alle immagini. A 100 anni dallo schianto, dalla ferita tellurica e dal disastro, ancora ci si interroga sulla morte e sul dolore. Una perdita allucinogena e allucinante al contempo, che, oggigiorno, si fa fatica a comprendere e a contemplare in maniera distaccata. «Quando se ne parla, si parla solo di numeri». Il 13 gennaio, i bauli dei ricordi verranno riaperti, i rancori partoriti di nuovo, i gemiti di nuovo prodotti.

 

Paolo Santamaria, ex allievo del Centro Sperimentale di Cinematografia, ha inteso ridestare l’attenzione e il pensiero di quei giorni grigi e improvvisamente spentisi. In una mattina, tutto il mondo fino ad allora conosciuto s’è annichilito, annullato. «Il progetto nasce dal bisogno di commemorare, a modo mio, un così importante avvenimento che riguarda la mia terra ed i suoi abitanti». Protagonista, l’attore Nicolas Zappa, sulmontino e figlio anch’egli del Centro Sperimentale di Cinematografia, che, nel video, dà voce e volto al giornalista interessato a ripercorrere le vicende dei “padri”.

 

Un progetto video centrato sulla memoria, focalizzato sui volti di oggi, occhi ingenui di allora. Due le voci narranti, storiche nella loro essenza più genuina, una di donna e una di uomo. Due testimoni diretti che raccontano il disastro vissuto dalle loro coscienze bambine. «L’obiettivo di fondo» aggiunge il regista avezzanese «è quello di rievocare la tragedia marsicana per far sì che anche le nuove generazioni possano conoscerla in ogni aspetto, in modo da saggiare meglio le radici del loro stesso territorio e della città, nostra culla di nascita e nostra prima madre invisibile».

 

Vi sono, sparsi per la Marsica, alcuni superstiti di allora. Si potrebbe tentare di dare la genesi ad un documento che possa mantenere per sempre viva la memoria di una delle peggiori stragi sismiche della storia. La storia si fa, si vive e si racconta; ma dovrebbe anche godere del lusso di essere rivissuta, a distanza di molti anni, per immagini secche, reali e catartiche. La memoria è dell’uomo e come lui è destinata ad esaurirsi per sempre se non custodita eternamente.

 

Questo il link del video: https://www.youtube.com/watch?v=QWWCAj6oigc

 

Redazione Avezzano Informa