Cultura

La festa di Sant’Antonio Abate a Collelongo

Oggi anche l'annullo filatelico


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COLLEONGO. Un appuntamento che si rinnova da oltre 300 anni, e precisamente dal 1689, quello con la festa di Sant’Antonio Abate a Collelongo.

 

Il 16 gennaio, alle 16:00, al tocco della campana della chiesa, nelle case che fanno la “cottora”, la preghiera accompagna il grande caldaio di rame che viene messo sul fuoco del camino e riempito di acqua e granturco, così iniziano le celebrazioni.

 

Alle 18:00, si accendono i grandi torcioni pieni di legna, preparati dai “festaroli” e piantati nelle piazze. Sono alti intorno ai 5-6 metri e bruceranno per tutta la notte, mentre gruppi musicali girano per il paese e si canta la tradizionale canzone dedicata al Santo.

 

Alle 20:30, poi, da piazza della Chiesa parte la grande processione, con torce accese, suonatori e cantatori, durante la quale il parroco, accompagnato dalle autorità, benedice le “cottore” sparse in tutto il borgo, fino alla mezzanotte.

 

Si viene accolti in ogni “cottora”, anche la casa che la ospita viene chiamata così, dove si ricevono vino, dolci, pane, “cicerocchi” (il granturco lessato proprio nelle “cottore”) conditi con olio e peperoncino, in una completa atmosfera di allegria e partecipazione che va avanti per tutta la notte.

 

La mattina del 17, alle 5, sempre in piazza della Chiesa, sfilano le ragazze in costume tradizionale, portando sulla testa le conche “rescagnate” (addobbate) nella maniera più ingegnosa e luminosa, per ricevere il premio dell’apposita giuria. Mentre alle 7 viene celebrata la Santa Messa.

 

Nel pomeriggio, alle 14, in piazza Ara dei Santi, la benedizione degli animali e i giochi popolari, vicino ai tizzoni e alla brace del torcione consumato, accompagnano la fine della festa e del grande impegno che i giovani del comitato hanno messo per organizzarla.

 

Nei 5-6 giorni che precedono la festa, inoltre, famiglie, associazioni e gruppi di amici offrono “paste” (minestre, pastasciutta, panini, vino) a pranzo o a cena.

 

«Quella di Sant’Antonio Abate è la festa dell’ospitalità, del piacere di accogliere chiunque sta o viene in Paese» spiega il sindaco Angelo Salucci «vale per tutti, da sempre, come offerta di quello che si ha, e ha avuto origine tanti secoli fa in onore del Santo protettore degli animali». «Un’occasione singolare» conclude il primo cittadino «che va conosciuta e vissuta, soprattutto se l’inverno presenta i suoi aspetti più caratteristici, gelo, neve e freddo, che invitano a bere, mangiare e scaldarsi ai fuochi delle “cottore” e dei torcioni».

 

Oggi, proprio in occasione della tradizionale festa in onore di Sant’Antonio Abate a Collelongo, Poste Italiane attiverà un servizio postale a carattere temporaneo.

 

Nel servizio, allestito in piazza Ara dei Santi e aperto al pubblico dalle ore 16.00 alle ore 21.00, sarà disponibile l’annullo filatelico celebrativo dell’evento, con il quale saranno timbrate tutte le corrispondenze presentate allo sportello e dove potrà essere visionata una vasta collezione di prodotti filatelici.

 

L’annullo recherà la seguente legenda: “67050 Collelongo (AQ) 16.1.2015 – Festa in onore di Sant’Antonio Abate – Associazione “La Cuttora” e raffigurerà un vecchio camino con un’immagine stilizzata del Santo, in cui troneggia un grosso caldaio di rame (la “cottora”) sul fuoco acceso.

 

Redazione Avezzano Informa