GIOIA DEI MARSI. Si è fatto consegnare, con minacce e violenza, la somma depositata sul libretto postale destinato all'indennità pensionistica della loro figlia, minore e invalida.
Dovrà rispondere alle accuse di violazione degli obblighi di assistenza familiare, di estorsione, di violazione del domicilio e di lesioni aggravate, un giovane di Gioia dei Marsi, noto già per alcuni precedenti.
Secondo la ricostruzione dei fatti, la moglie dell'accusato veniva continuamente maltrattata e minacciata con l'uso di violenza perché negava richieste di denaro da parte del marito, probabilmente collegate alla sua condizione di tossicodipendenza.
Inoltre, l'uomo continuava a privare la donna di sostegni materiali ed economici necessari per le cure della loro figlia, affetta da invalidità.
L'accusato, infine, ostacolando in tutti i modi la richiesta di separazione da parte della moglie, continuava a privare la donna di comunicare con terzi, registrando in viva-voce tutte le telefonate in uscita dal suo telefono.
L'accusa di violazione di domicilio è ricollegabile a quando il giovane, recatosi nell'abitazione dei suoceri dove la moglie si era rifugiata, ha sfondato il portone di casa e malmenato la madre della donna provocandole lesioni guaribili in 10 giorni.
L'uomo dovrà rispondere dei capi d'imputazione di fronte al giudice del Tribunale di Avezzano.
Claudia Cardilli