Attualità 06:30

Powercrop: dalla Regione due risoluzioni per ribadire il no alla centrale a biomasse

I consiglieri marsicani Di Pangrazio e Berardinetti hanno spiegato in una conferenza stampa la loro contrarietà all’impianto Powercrop


regione abruzzo.jpg

REGIONE. Approvate, nella seduta straordinaria del consiglio regionale incentrato sulla realizzazione della centrale a biomasse della Powercrop, due risoluzioni per ribadire la contrarietà dell’assemblea all’insediamento. Il primo documento, a firma della maggioranza, impegna il presidente Luciano D’Alfonso e l’intera Giunta a sostenere nei Ministeri competenti e al Prefetto dell’Aquila, Francesco Alecci, in qualità di commissario ad acta per la riconversione dello stabilimento ex Sadam, “il parere negativo alla costruzione e all’esercizio di un impianto per la produzione di energia elettrica da biomassa della potenza di 30 megawatt”; ad approvare definitivamente il Piano di Assetto Naturalistico della Riserva del Monte Salviano e ad adottare ogni iniziativa utile alla salvaguardia dei livelli occupazionali degli ex lavoratori dello zuccherificio di Celano.

 

Il secondo documento, sottoscritto invece dall’opposizione, impegna il Governo regionale ad assumere ufficialmente una posizione di contrarietà nei confronti del progetto della centrale Powercrop, “riconoscendone l’incompatibilità con il contesto socio-economico e ambientale che contraddistingue la Piana del Fucino e, più in generale, la Marsica”; a ritirare qualsiasi adesione della Regione ad accordi o intese, nell’ambito dei piani di riconversione degli ex zuccherifici, con particolare riferimento all’accordo del 2007 tra la Sadam, la Regione, la Provincia dell’Aquila, il Comune di Celano, la Powercrop e le sigle sindacali dei lavoratori dell’ex zuccherificio; a provvedere alla revisione del parere rilasciato dal Comitato Via nel 2010, alla luce delle criticità emerse nell’iter progettuale dell’impianto; a interessare il Comitato interministeriale circa le lacune, mancanze e inadeguatezze riscontrate nel progetto di riconversione presentato dalla Sadam, al fine di rivedere l’accordo di riconversione nell’ottica di una reale valorizzazione del territorio marsicano e delle sue peculiarità.

 

Intanto il presidente del consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio e il presidente della Commissione Agricoltura, Lorenzo Berardinetti, nel corso di una conferenza stampa, hanno illustrato la loro risoluzione, con la quale hanno espresso parere contrario alla realizzazione della centrale biomasse della Powercrop per la salvaguardia dei livelli occupazionali dell’ex zuccherificio di Celano. Ripercorrendo le tappe che hanno portato al voto in aula, Di Pangrazio ha rilevato che “l’’impianto proposto è incompatibile sotto il profilo socio economico con il territorio del Fucino. Infatti, a fronte dei vantaggi per l’azienda Powercrop, numerose sarebbero le ricadute negative economiche e sociali”.

L’impianto, secondo il presidente del consiglio “potrebbe rappresentare un reale rischio per l’ambiente naturale e la sua realizzazione costituirebbe una palese incongruenza con le finalità e gli obiettivi del progetto denominato Appennino Parco d’Europa (A.P.E.)”.

 

Per quanto riguarda, poi, la ricollocazione del personale prima impiegato nello stabilimento Sadam di Celano, per Di Pangrazio è necessario che D’Alfonso e la sua giunta si impegnino per la realizzazione di un centro di trasformazione orticola per concorrere alla valorizzazione delle carote e delle patate, quali prodotti tipici dell’area interessata. Per il presidente della Commissione Agricoltura “la riorganizzazione e la salvaguardia di fatto dei livelli occupazionali rappresentano il primo passo da intraprendere, in ragione della manifesta incompatibilità tra la centrale Powercrop e la forte vocazione agricola della Piana del Fucino, caratterizzata da una agricoltura ad alta specializzazione con oltre duemila imprese agricole presenti e circa diecimila lavoratori capaci di generare il 30% del Pil agricolo regionale”. Per Berardinetti, infine “non va tralasciata la necessità di rivedere i limiti dell’area contigua della Riserva Regionale del Monte Salviano, che verrebbe investita dalla presenza della centrale a biomasse della Powercrop”.

 

Redazione Avezzano Informa