Attualità 06:00

Con i palloncini in piazza ad Avezzano contro “la buona scuola” di Renzi

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AVEZZANO. I sindacati più rappresentativi del mondo della scuola di nuovo uniti, dopo otto anni, per manifestare contro una riforma che pare abbia deluso le aspettative scaturite soprattutto dalla scelta del nome “la buona scuola”.

 

Per la mattinata di oggi, quindi, Cgil, Cisl, Uil, Snals, Gilda e Cobas hanno invocato lo stop delle lezioni, decidendo di scendere in piazza. Insieme a loro anche Unicobas, Cub scuola, Anief e i docenti universitari del Cipur. A manifestare tra le strade delle principali città italiane, con i sindacati e le Rsu, ci saranno proprio tutti: docenti, personale Ata, molti dirigenti e anche tanti studenti delle superiori e dell’università. Unanime l’intento: dire no ad una riforma che, come hanno spiegato i vertici di Flc Cgil, risulterebbe essere inaccettabile e incostituzionale in diversi punti, poiché nega il diritto allo studio, allarga le disuguaglianze sociali e territoriali e finanzia ulteriormente le scuole private.

 

Il mondo della scuola protesta anche contro il potere assegnato ai dirigenti scolasticisciopero 1.jpg che, con la riforma, assumerebbero il ruolo che alcuni sindacati hanno ribattezzato del “preside-sindaco” o del “preside-sceriffo”, e contro le mancate risposte sugli insegnanti precari.

 

Anche ad Avezzano i lavoratori della scuola che non potranno andare a Roma scenderanno nuovamente in piazza Risorgimento. Già il 23 aprile scorso, infatti, più di 100 insegnanti marsicane si erano riunite, vestite di nero, per manifestare contro la “Buona Scuola” firmata dal Governo Renzi.

Allora, in religioso silenzio e con un lumino acceso fra le mani in segno di speranza, avevano accolto il grido di “protesta” di tutti gli insegnanti d'Italia, facendo il giro del web e non solo.

 

Nata da un tam tam di Facebook e whatsapp, la protesta di questa mattina comincerà alle 12:00 in piazza Risorgimento.

 

 

Maria Caterina De Blasis, Claudia Cardilli