Attualità 06:10

Il faccia a faccia tra D'Alfonso e i bambini di Sante Marie: si chiude così ControSenso

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SANTE MARIE. « Presidente, preferisce che la chiamiamo così o possiamo chiamarla Luciano? - Preferisco Luciano».

Si è aperta così l'Arena che ha sancito la conclusione di ControSenso, il Festival della Comunicazione organizzato dal gruppo QuotidianiLive, che si è svolto nei giorni 8,9 e 10 luglio ad Avezzano, Tagliacozzo e Sante Marie.

Nella Parco del Donatore di Sante Marie, alle 17:30 ieri pomeriggio, si è acceso un vero faccia a faccia tra un parterre composto da 10 bambini e il governatore della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso.



Ad aprire l'Arena, però, la parentesi culturale firmata Katia Agata Spera che ha presentato e raccontato al pubblico presente il suo ultimo lavoro, “Riprenditi la Vita”, un romanzo ambientato in una località abruzzese sconosciuta, che ha come protagonista una giovane nata negli anni '40.



Tante le domande che i bambini, uomini del domani, hanno posto al Presidente, innumerevoli i temi affrontati quali istruzione, turismo, lavoro. “Perché i mari abruzzesi hanno meno bandiere blu rispetto agli altri mari?” “Quali prospettive di lavoro avremmo se decidessimo di restare nel nostro paese?” “Perché molti decidono di studiare fuori la nostra regione?” “Cani abbandonati, un problema da risolvere: aprire più spiagge agli amici a quattro zampe?” “Turismo, come incentivarlo?”.

 

D'Alfonso si è prestato alla “giovane” intervista parlando di depuratori mai completati e connessi e di 200mila euro messi in campo perché questo accada, di 23mila posti di lavoro aumentati nella Regione negli ultimi nove mesi ma di cui “Nessuno parla perché la pornografia del dolore produce copie da vendere”, di 7mila nuove imprese e di un nuovo inizio per l'economia locale.

Ma si è parlato anche della qualità del lavoro e dell'importanza dell'istruzione, dello studio perché “vendere solo la forza delle braccia non è più possibile”, si è detta l'importanza di coloro che si trasferiscono all'estero per imparare nuove tecnologie a patto che poi facciano rientro per arricchire il territorio perché “Non è un dramma andar fuori e conoscere nuovi mondi, anzi, il dramma c'è nel momento in cui chi parte non può rientrare nel luogo di origine ed essere riassorbito dal mercato”. E infine gli amici a quattro zampe, i cani, per cui il Governatore ha fatto costruire arie di sgambettamento in 40 parchi pescaresi, perché “Lavorare sul diritto della persona è un dovere ma lavorare su quello degli animali sviluppa un senso civico maggiore”.



Il presidente della Regione si è poi soffermato sulle operazioni considerate positive, tra le quali la banda larga e ultra larga altrove, e quelle negative, da migliorare, come la sanità, la dislocazione delle risorse umane, la tratta ferroviaria Pescara-Roma.

Presenti all'Arena anche numerosi sindaci, assessori e consiglieri dei comuni marsicani e abruzzesi.



Cl.C.


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