Attualità 06:00

Partecipazione Popolare: esposto al Prefetto dell’Aquila sulla situazione del Cam

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«Il Sindaco ha rifiutato di incontrare i consiglieri del gruppo di Partecipazione Popolare sulla gravissima situazione del CAM. Partecipazione Popolare non intende assistere inerte allo sfacelo della nostra città. La situazione del CAM è troppo grave e pericolosa per essere messa a tacere. Pertanto, a fronte della mancanza di trasparenza da parte del Sindaco Di Pangrazio sulla reale situazione del CAM, nonché l'indisponibilità del Sindaco a riferire ai consiglieri comunali, stiamo predisponendo un esposto che invieremo all'attenzione del Prefetto dell'Aquila».

Non arretrano di un passo Alberto Lamorgese, Alessandro Barbonetti e Vincenzo “Pissino” Gallese, i tre consiglieri comunali di Avezzano del Gruppo Partecipazione Popolare che con il coordinatore Sandro Stripe alzano il livello di attenzione sulla situazione economico-finanziaria del Consorzio Acquedottistico Marsicano. Avevano chiesto al sindaco Gianni Di Pangrazio un incontro chiarificatore prima dell’assemblea di ieri dei sindaci soci del Consorzio che ha approvato il bilancio: «Un incontro per capire quali azioni intende perseguire il sindaco in merito allo sfacelo contabile del CAM, proprio in vista dell’assemblea dei soci. Di Pangrazio, forse troppo impegnato tra movida avezzanese e notti bianche, si rifiuta di incontrare i consiglieri comunali di Partecipazione Popolare, assumendo un comportamento inaccettabile che dimostra ancora una volta la deriva autoritaria assunta dal sindaco che, ormai, si sente un uomo solo al comando che fa e disfa a seconda delle quotidiane contingenze del momento».

«Abbiamo denunciato con la forza dei numeri la gravissima situazione economico-finanziaria del CAM (Consorzio Amministrato Male) che risulta essere, a nostro avviso, esplosiva, una vera e propria “bomba ad orologeria” – così i componenti di Partecipazione Popolare – dopo la “cura” Di Pangrazio, presidente della sorveglianza nonché sindaco di Avezzano, e Ziruolo, presidente del consiglio di gestione, la situazione economico/finanziaria risulta essere ulteriormente peggiorata, così come dimostrato dai primi dati di bilancio del 2014. Ormai i debiti del CAM hanno raggiunto la cifra astronomica di 80 milioni di euro, oltre quattro volte il fatturato. Nessuna azienda può resistere a lungo in queste condizioni, e se il CAM non fallisce è solo grazie allo “scudo” creato dal Tribunale di Avezzano che lo ha dichiarato “non fallibile” (in realtà il CAM pare infallibile solo nel creare debiti)».

Per Partecipazione Popolare «i Consiglieri Comunali, eletti dal popolo,  nulla sanno. A tutti loro vogliamo ricordare che le normative vigenti conferiscono ai consiglieri comunali importantissimi compiti di indirizzo, vigilanza e controllo sulle attività svolte dalla Giunta ed in primis dal Sindaco che, nel caso specifico, è pure presidente della sorveglianza del CAM, con un cortocircuito di interessi davvero singolare. Prima o poi i cittadini di Avezzano saranno chiamati a pagare, insieme agli altri cittadini della Marsica, gli 80 milioni di euro di debiti del CAM, una cifra esorbitante che rischia di mandare in dissesto i conti del Comune di Avezzano».

Quindi l’invito esplicito al primo cittadino: «Il Sindaco Di Pangrazio farebbe bene a spiegare, attraverso una conferenza stampa pubblica, come intende perseguire il risanamento del CAM, visto e considerato che è Presidente del Comitato di Sorveglianza dello stesso».

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