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Tutta la familiarità di Morandi nel XVI Concerto di Natale (Foto)

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AVEZZANO. Le dita agili del pianista Alessandro Gwis hanno riscaldato il pubblico in attesa e sono state il preludio all’ingresso del ragazzo di 71 anni che amava i Beatles e i Rolling Stones, il preludio all’ingresso di quel sorriso familiare e sincero di un pezzo importante della storia della canzone italiana che, nonostante il successo che va avanti da oltre 50 anni, non ha mai perso la genuinità e lo spirito tipici della provincia emiliana.

Voce potente e battuta pronta, mani grandi e movenze inconfondibili, Gianni Morandi ha entusiasmato il pubblico della Cattedrale di Avezzano con tante canzoni, ma anche con i suoi racconti e la sua spontaneità, in una sentita performance concepita appositamente per il palco avezzanese.

 

Il XVI Concerto di Natale si è aperto con il saluto del sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, il quale ha voluto ringraziare personalmente, e a nome di tutta la città, Massimo Coccia, direttore artistico di Harmonia Novissima, organizzazione promotrice dell’evento tanto atteso oramai da tutti i marsicani e non solo.

A seguire, poi, i saluti a tutte le Istituzioni politiche comunali, provinciali e regionali e alle Forze dell’Ordine, fortemente impegnate per la messa in sicurezza dell’evento.

 

Una scaletta intensa e tutta da cantare quella proposta da Morandi, che ha fatto emozionare il pubblico presente con Canzoni Stonate in apertura e ancora La Fisarmonica, C’era un ragazzo, Scende la pioggia, Fatti mandare dalla mamma. Particolarmente toccante e immancabile, il ricordo dell’amico e collega Lucio Dalla, di cui ha voluto omaggiare la memoria con Caruso e Piazza Grande.

 

Al termine del concerto, l’artista bolognese ha ricevuto lo scudo con la Chimera marsa, realizzato dall’orafo Giuliano Montaldi, insieme ad una riproduzione di un pilastrino del Duomo di San Bartolomeo prima del terremoto. A Morandi è stato consegnato anche il Premio Anna Luce che ha poi voluto cedere a Elsa Del Manso, attualmente alla guida della Missione “Ate Daniel Dajani”, fondata da don Antonio Sciarra in Albania e alla quale saranno devoluti i proventi dell’evento.

“Sono loro le persone che devono essere premiate” ha commentato Morandi “le persone come Elsa con una vita spesa per gli altri, per i bambini, per il sociale”.

 

In conclusione del concerto, infine, un brano simbolo della carriera dell’artista ma anche un testo che racconta la vita di tutti, Uno su mille ce la fa. “Un messaggio per i giovani” ha chiosato Morandi “credete nei vostri sogni, lottate per andare avanti. Non tutti i momenti saranno sereni ma poi riuscirete a farcela”. 

 

Maria Caterina De Blasis, Claudia Cardilli