Attualità 06:15

Ventimila presenze all’Ovindoli Mountain Festival

Ovindoli Mountain Festival (2).JPG

OVINDOLI. Ventimila le persone arrivate sulle piste da sci di Ovindoli per l’Ovindoli Mountain Festival 2016 fra sabato 23 e domenica 24 gennaio, per godere il sole che scalda il primo imbiancamento di neve sulle alte vette abruzzesi. Un successo meditato, portato avanti da un bel mazzo di carte di associazioni locali: l’asso piglia tutto è stato, sicuramente, lo sport vissuto in ogni sua forma, in uno scenario paesaggistico da paradiso d’inverno.

 

Divertimento, tanto sole sulla neve, calda compagnia fra le piste da sci e sottofondo musicale di alta qualità con i membri di Radio Globo, frequenza ufficiale del Festival. Snowkite, snowscoot, yoga selvaggio sul ghiaccio, ma anche la grande riscoperta del Telemark e l’assoluta novità della fatbike. Sulle piste da sci di Monte Magnola Impianti, durante la giornata di domenica 24 gennaio, il turismo ha trovato pane per i suoi denti.

 

Quest’anno, la cifra dei turisti che ha scelto, per il week end, le piste da sci ovindolesi è andata alla grande, con la registrazione di nuovi attratti dalla neve dell’ultima ora. Stamparsi nella testa l’immagine della zona montana d’Abruzzo rivalutata in tutto e per tutto e divenuta, oramai, conca di un mare bianco di attività, che in tutta Italia risultano essere l’amo degli sportivi dell’alta quota, significa tornare a parlare di messa in moto di un luogo con tante potenzialità. C’è stata storia, tradizione, antichità riscoperte e rinnovate in questo secondo Festival della Montagna, ma anche tanto rispetto per un ambiente naturale che, da solo, parla un milione di lingue. Fra i dossi di neve bianca candida, anche uno sportivo d’eccezione, che al posto degli sci, ai piedi, preferisce calciare un pallone: il centrocampista della Lazio e della Nazionale brasiliana, Felipe Anderson.

 

Tanto richiamo ha avuto lo snowscoot, diffuso, in ambito del Festival, da Mauro Lodovisi, mentore di questo sport e membro dell’associazione sportiva ‘Scoot.it’. «Sono 10 anni» dice «che, ad Ovindoli, si propone la pratica di questo sport assai originale. ‘Scoot.it’ è la patria virtuale di questa disciplina formata da 70 persone, per ora, e basata principalmente sul moto sulla neve di due tavole indipendenti, una più piccola e una più grande posta di dietro. Per divenire bravi in questa particolare tipologia sportiva, occorre saper controllare un manubrio che governa la tavola anteriore. Questo sport ha un doppio gruppo sanguigno, essendo nato dall’idea di un atleta di nazionalità sia francese che svizzera. Sorto precisamente nel 1990, lo snowscoot è esploso poi a livello internazionale, a cavallo degli anni 2000. La prossima settimana noi della scuola di Ovindoli competeremo in gare di eco mondiale, che si terranno proprio nella sua culla di nascita, in Francia».

 

Così come lavora tutto il corpo nella pratica moderna dello snowscoot, lavorano anche tutte le membra del corpo umano, con lo snowkite, ossia il surf sulla neve fresca di giornata. Due gli istruttori che, alla fine della lunga seggiovia Anfitrione di Ovindoli, hanno fatto praticare la disciplina, sorta, in Italia, primamente nella Regione della Valle D’Aosta. Molte le presenze, gustoso l’entusiasmo: come a dire che, la vera follia dell’allegria, non va mai a spasso da sola. 10 anni fa, fra le bocche rocciose della montagna nostrana, il surf ha deciso di tuffarsi nella neve marsicana. «Ad Ovindoli, è presente una scuola di snowkite tenuta dall’Associazione ‘On the waves’ della quale noi facciamo parte, in parallelo ad un’altra realtà, radicata a Passoscuro, nel Lazio, assieme alla scuola che ha differentemente preso piede, in quel di Campo Imperatore, a L’Aquila» spiegano i due giovani istruttori Andrea Di Lisa e Daniele Mariani. «In Abruzzo» aggiungono «la pratica dello snowkite è radicata. Fra i comprensori di Ovindoli, Campo Imperatore e Roccaraso lo snowkite è uno sport che sta prendendo molto piede. È molto tempo, di fatti, che viene organizzato proprio a Roccaraso, quindi in Abruzzo, un contest di snowkite di livello mondiale. E proprio la piana innevata di Campo Imperatore è soprannominata ‘la mecca’ dello snowkite. Il target al quale può far riferimento questo sport, si compatta di tutti coloro che posseggono ben amalgamate alla mente le basi dello sci o dello snowboard. Molti si accostano alla disciplina sportiva, provenendo dal surf, e quindi dal paesaggio naturale diametralmente opposto alla neve, quale il mare. Sembrano due sport molto simili, ma, nella realtà dei fatti, hanno due nature differenti: sulla neve ci vuole, anzitutto, una grande conoscenza della montagna, e quindi di venti e pendii, e un grande rispetto della sua flora. A Monte Magnola, fortunatamente, non ci sono rocce o alberi particolarmente ostacolanti ai fini della pratica di questa disciplina: uno spazioso ‘deserto’ bianco, in questi giorni, ha facilitato la messa in scena di uno sport evergreen».

 

La fatbike ha rappresentato un altro grande asso nella manica del Festival con il laccio al collo dell’ambizione estrema. «L’esercizio della fatbike arriva dritto dagli Stati Uniti; in Italia, è molto affermato e, soprattutto, molto facile da imparare. Le fatbike posseggono, infatti, una tenuta sulla neve assai gradevole e gradita. La bicicletta cosiddetta dalle ‘ruote grasse’, poiché detentrice di ruote più spesse rispetto a quelle abituali, può essere una buona alternativa da proporre a chi, ad esempio, non sa sciare ma vuole lo stesso attraversare l’Altopiano delle Rocche in completo moto». Questo il commento di Raffaele Siciliano, istruttore per un giorno di fatbike e direttore della “Dmc Aq Abruzzo Qualità”, alleanza strategica neonata tra l’area protetta del Parco Sirente-Velino e 62 operatori della zona. La mountain bike d’inverno, ad Ovindoli, ha letteralmente spopolato. Dietro la magia della bici sulla neve, c’è stata l’associazione ‘Pedala Pedala’ di Luigi Butticci, attiva ad Ovindoli ed organizzatrice di escursioni guidate in sella alla bike invernale. «Praticare questo sport» aggiunge Butticci «non è affatto faticoso: chiunque è capace di andare in bicicletta, può effettuarlo senza problemi. La sua bellezza risiede in quella di provare sensazioni nuove, ascoltando, in una diversa maniera e con un diverso orecchio, la neve della nostra montagna».

 

Redazione Avezzano Informa