Politica 06:00

Nuova gaffe dell'assessore Alessandra Cerone: dopo le accuse alle donne avezzanesi, ridicolizza la Legge sulla Trasparenza.

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AVEZZANO.  Proseguono le crociate dell'assessore Alessandra Cerone che, costi quel che costi, continua ad accorrere in difesa dell'operato dell'amministrazione Di Pangrazio.

Dopo le repliche alla minoranza sugli smartphone per amministratori e dipendenti comunali e sul silenzio dell'amministrazione sul progetto Smartcity, aveva definito "permalose e in cattiva fede" le donne avezzanesi pur di difendere l'assessore Antonio Di Fabio che pubblicava quotidianamente donne nude e insulti sessisti sulla propria pagina facebook.

Questa volta la Cerone scende in campo per tentare di giustificare l'indifendibile curriculum vitae pubblicato sul sito del Comune di Avezzano dall'assessore Daniela Stati.
Non poteva passare inosservata quell'unica riga scritta dalla Stati per adempiere alla legge sulla Trasparenza che impone agli amministratori di informare i cittadini della propria formazione ed esperienza.
Una nota giornalista di Pescara, Lilli Mandara, 30 anni nella Redazione de Il Messaggero, aveva scritto un articolo rilevando il brevissimo CV che la Stati aveva inserito nel portale Trasparenza del Comune di Avezzano: non una pagina, quattro righe o poche informazioni, ma un'unica frase: Daniela Stati nata e residente ad Avezzano.daniela stati curriculum.jpg


La comprensibile indignazione della giornalista - che aveva rilevato lo sprezzo per  le regole e per il ruolo istituzionale ricoperto dall'assessore Stati - non è piaciuta alla sua collega di Giunta Alessandra Cerone.
Che è  prontamente intervenuta in difesa della Stati aggiungendo da facebook un'informazione preziosa al proprio curriculum: il segno zodiacale, ridicolizzando la biografia della giornalista e la Legge sulla Trasparenza.


Insomma, una vera e propria paladina che accorre continuamente in difesa dell'amministrazione Di Pangrazio, poco importa se questo voglia dire difendere un assessore misogino mortificando le donne o giustificarne un' altra prendendo in giro insieme a lei i diritti dei cittadini sanciti da un'apposita legge.

 


Viola F.