Attualità 15:19

Powercrop, D’Alfonso e la sua Giunta hanno detto no. Vittoria di 16 sindaci marsicani

Mazzocca: «Risultato importante per la Marsica, il Fucino, i cittadini e l’ambiente»


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La Giunta Regionale ha deliberato per recedere dall’accordo di riconversione produttiva sottoscritto il 19 settembre 2008: l’Esecutivo ritiene quindi che il progetto Powercrop non è più di pubblico interesse.

 

Adesso bisogna procedere alla verifica della sussistenza delle condizioni per la recessione dall’accordo ma il sottosegretario Mario Mazzocca non ha dubbi: «Abbiamo messo un punto fermo con un risultato importante per la Marsica, per il Fucino e per tantissimi cittadini preoccupati dalla installazione impattante in un'area a grande valenza ambientale che sarebbe stata definitivamente compromessa».

 

Mazzocca dà atto anche al grande lavoro svolto dagli attori del territorio marsicano: «Il lavoro certosino condotto in questi ultimi mesi dagli uffici in collaborazione con esperti, istituzioni locali, organizzazioni di categoria, associazioni e comitati è stato raccolto in un voluminoso dossier sottoscritto da 16 Sindaci del territorio (Avezzano, Luco dei Marsi, Celano, Trasacco, Lecce ne Marsi, S.Benedetto dei Marsi, Collarmele, Cappadocia, Pescina, Capistrello, Carsoli, Ortona dei Marsi, Collelongo, Massa d'Albe, Castellafiume e Tagliacozzo) e dagli stessi trasmesso alla Regione per la sua presa d'atto ed i provvedimenti consequenziali con le istituzioni locali, le organizzazioni di categoria, le associazioni, i comitati».

 

La Regione quindi sancisce di fatto l’insostenibilità per un territorio come quello fucense della collocazione di un impianto a biomasse: «La Regione mantiene comunque l'interesse a sottoscrivere un accordo innovato in base a quanto definito dal 'Programma nazionale per la ristrutturazione del settore bieticolo-saccarifero' (redatto dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, approvato dalla Conferenza Stato-Regioni il 20 marzo 2008) per la riconversione dello stabilimento di Celano, garantendo l'effettiva valorizzazione del territorio fucense e abruzzese, in risposta alla perdita subita con la chiusura dello zuccherificio di Celano».

 

Rispetto alle polemiche politiche poi, Mazzocca va a togliersi qualche sassolino: «Non possiamo non rilevare che, come a scuola, c'è chi è presente e chi arriva sempre in ritardo, mentalmente e fisicamente. L'atto adottato dalla Giunta mette in luce i punti deboli e insuperabili dell'impianto progettato, stanando inadeguatezze e pecche sia sotto il profilo tecnico che amministrativo. La Regione è impegnata a salvaguardare i livelli occupazionali degli ex lavoratori dello zuccherificio di Celano e sta anche lavorando per il Piano di assetto naturalistico (Pan), atteso da 16 anni, per avviare l'istituzione della Riserva del monte Salviano, che sorgerà a poche centinaia di metri dal luogo in cui sarebbe dovuta sorgere la cosiddetta centrale a biomasse».

 

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mario mazzocca