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Crab in liquidazione e stipendi non pagati da mesi. Di Bastiano e Casale a Lolli: “Bisogna uscire dalla situazione di stallo”

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AVEZZANO. La situazione del Crab si fa sempre più critica e sono sempre di più le voci che si alzano a difesa del consorzio di ricerche applicate alla biotecnologia di Avezzano. Questa volta a parlare, con una lettera indirizzata a Giovanni Lolli, vicepresidente della Regione Abruzzo, sono Augusto Di Bastiano del portale “Centro Giuridico del Cittadino” e Mario Casale.

 

«Egregio vice presidente le scriviamo per sottoporle la vicenda del Crab. Potrà obiettare che non è di sua stretta competenza» spiegano i due «ma in qualità di vice presidente della giunta regionale, al pari del presidente, risponde complessivamente delle scelte di giunta e quindi di maggioranza del consiglio regionale. Ma se le scriviamo è perché la riteniamo autorevole e competente quanto e più dei suoi colleghi e in grado di far uscire dalla situazione di stallo l’ente di ricerca».

 

«Innanzi tutto le chiediamo» vanno avanti Di Bastiano e Casale «di intervenire per far revocare la messa in liquidazione della società che ha provocato, al di là delle intenzioni, guasti ancora più gravi, impedendo alla società di lavorare e di costruire un quadro di riferimento più solido. Inoltre urge un intervento per pagare retribuzioni arretrate di 5 mesi, carenza ancor più grave perché ci troviamo di fronte a personale maturo e con delle responsabilità familiari. Infine un intervento definitivo sull’approvazione della legge di riordino degli enti di ricerca regionali che, seppure riduttiva, apre una prospettiva di ripresa e di rilancio dell’ente».

 

«Ci rendiamo» aggiungono poi «che tutto ciò è possibile se si è convinti delle scelte, oltre tutto far trascorrere un paio di anni senza produrre un risultato importante è sicuramente non tollerabile. Soprattutto da chi, come coloro che le scrivono, hanno sempre ritenuto che fosse netta la differenza tra destra e sinistra in tutte le circostanze, specialmente in materia di sviluppo economico, di diritti e di giustizia sociale. Facile oggi dire che “sono tutti uguali, stanno lì solo per le poltrone e per i lauti stipendi!”. Ma noi non la pensiamo così, siamo convinti che lo sviluppo del territorio passi attraverso la buona e trasparente politica, attraverso la diversità della politica di sinistra perché fondata sull’onestà, sulla competenza e sull’interesse generale. Sappiamo che oggi è più difficile parlare in questi termini, ma non intendiamo farci travolgere dal giovanilismo incolto e superficiale che pervade il Paese, e nemmeno farci sommergere dalle chiacchiere irresolute che contraddistinguono gran parte degli esponenti regionali, come se non avessero nulla da dare per contribuire a risolvere un problema certamente difficile ma non catastrofico».

 

«Ci domandiamo» proseguono ancora «se questa classe dirigente regionale, di fronte a una catastrofe come quella dell’Aquila, avrebbe dato le risposte, che pur tra milioni di difficoltà e contraddizioni, l’intero gruppo dirigente aquilano ha saputo dare nella difesa del proprio territorio. In conclusione la giunta regionale, per marcare una differenza di fondo con la giunta che l’ha preceduta, può considerare una priorità la soluzione da dare al Crab, innanzi tutto per vitalizzare risorse straordinarie di cervelli oggi compressi».

 

«E infine» concludono Di Bastiano e Casale «una giunta regionale adeguata dovrebbe finalmente varare una legge per la ricerca e l’innovazione capace di rilanciare l’Abruzzo, renderlo competitivo con tutte le altre regioni e valorizzare le risorse presenti nella Marsica e in Abruzzo».

 

Redazione Avezzano Informa