Politica 22:27

L'insostenibile evanescenza del Presidente Giuseppe Di Pangrazio

Dopo due anni da Presidente del Consiglio Regionale, praticamente un “nulla di fatto” per tutto il territorio marsicano


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Sono trascorsi ormai due anni dalle elezioni regionali che hanno visto la Marsica esprimere una delle massime cariche istituzionali della Regione, con la nomina a Presidente del Consiglio di Giuseppe Di Pangrazio. Un incarico prestigioso che aveva suscitato la legittima speranza, soprattutto ad Avezzano, di poter finalmente beneficiare della giusta attenzione per un territorio dimenticato, sempre più impoverito ed emarginato dai circuiti dello sviluppo economico e sociale.

 

Quante attese malriposte e quante speranze deluse! Dopo due anni di presidenza, quasi un nulla di fatto da parte di Giuseppe Di Pangrazio. Tante chiacchiere e tanti convegni, tante foto e tante promesse, ma nulla di veramente importante è arrivato ad Avezzano, qualche spicciolo a parte. La drammatica situazione dei lavoratori del Crab di Avezzano (il centro regionale di eccellenza nella ricerca agroalimentare) allo stremo e senza prospettiva alcuna, rappresenta plasticamente e più di tante parole l’ormai incolmabile frattura esistente tra le chiacchiere vuote dei politicanti “cacio e ovo” di Avezzano e la cruda, dolorosa realtà dei fatti.

 

Non solo Giuseppe Di Pangrazio ha fatto poco o niente di significativo per la sua gente ma, circostanza ancora più grave, proprio sotto la sua presidenza si è consumata la scellerata decisione del governo regionale di escludere Avezzano dagli Aiuti di Stato (ex 107/3c), finalizzati a favorire l’insediamento di nuove imprese. Ed infatti da quella data (luglio 2014) nessuna impresa industriale rilevante trova conveniente investire ad Avezzano. Una coltellata alla schiena per la Marsica, inferta a freddo dall'esecutivo regionale, con Peppe Presidente del Consiglio e Gianni Sindaco di Avezzano.

 

Un Presidente del Consiglio di altra pasta si sarebbe dimesso dopo un tale sfregio da parte di D'Alfonso ed avrebbe continuato la battaglia per la Marsica da “semplice” e libero consigliere regionale. Ma la parola “dimissioni”, com'è noto, non fa proprio parte del DNA di alcuni nostri politici, attaccati alle poltrone come le cozze agli scogli, tant'è che Gianni vuole ricandidarsi a Sindaco nonostante il fatto che due cittadini su tre non lo gradiscono più … dopo averlo assaggiato.

 

E così, dopo lo sfregio di D'Alfonso alla Marsica, ecco che Giuseppe si inventa il “Progetto Marsica” (settembre 2014), una sorta di “risarcimento” al popolo marso, fin troppo paziente considerati i continui insulti ricevuti dalla politica regionale. Anche il “Progetto Marsica”, presentato dai Di Pangrazio con i soliti roboanti squilli di tromba e codazzi al seguito, si è rivelata essere una vera bufala: un mare di buone intenzioni, uno scrigno progettuale vuoto di finanziamenti, una scatola vuota di euro, ma in compenso piena di chiacchiere.

 

Anche su questo fronte, nulla di fatto da parte del Giuseppe presidente. Nessun ristoro è pervenuto per la Marsica dopo la coltellata inferta con l’esclusione dagli aiuti di Stato. Sul poi si vedrà. Promesse ed ancora solo promesse. 
Cosa ha fatto Giuseppe per la Marsica? Attendiamo notizie della sua esistenza politica in vita. 

 

Una politica, quella del loquace Presidente, ridotta al vuoto ed esemplificata dalla banalità degli slogan. Non vorremmo infierire, ma sono troppe le promesse di colui che ad Avezzano hanno ribattezzato “Sua Peppenza”, rimaste nel mondo delle buone intenzioni, e di buone intenzioni come sappiamo è lastricata una certa strada.

 

Dall'apertura dell'Interporto con ufficio dogane e borsa merci alla realizzazione della Accademia Internazionale di cucina, dal Progetto Marsica al salvataggio del Crab, e così via cantando, sono troppi gli importantissimi impegni, spesso presi insieme dalla premiata Gianni&Peppe, che sono rimasti nel limbo delle fantasticazioni elettorali.

 

Da quando Giuseppe occupa uno dei massimi scranni della Regione, poco o nulla è arrivato per Avezzano, città emerginata e quasi esclusa dagli investimenti regionali. Da quando Peppe&Gianni occupano postazioni importanti di governo locale, una nebbia opaca avvolge la città di Avezzano, una città ormai cenerentola nel contesto della politica regionale e nazionale.

 

Questi sono i fatti e questa è la realtà, lo dicono i numeri e le statistiche. La Premiata in questione, alla pochezza delle sue realizzazioni risponde sempre allo stesso modo: con nuove e maggiori promesse.  Epperò irrealizzabili!

 

Redazione AvezzanoInforma