Cronaca 06:10

Alcol in provincia dell'Aquila, un'inchiesta Asl restituisce dati allarmanti

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41mila adulti della provincia dell'Aquila sono a rischio alcol. Il dato allarmante emerge dall'inchiesta sul consumo e sull'abuso di alcool condotto dall' A.s.l. abruzzese nella provincia de L'Aquila attraverso il metodo "passi" che ha intervistato telefonicamente 1.035 persone.

 

L’intento era quello di valutare la portata del consumo di bevande alcoliche, facendo emergere dati che danno una rappresentazione del fenomeno ben oltre il limite di guardia. 
Il campione di popolazione, selezionato secondo criteri prestabiliti, oscilla tra 18-69 anni.
I dati raccolti si riferiscono all’arco temporale 2012-2015 e l’inchiesta sanitaria è finalizzata, tramite un monitoraggio costante, a migliorare i servizi di sensibilizzazione, informazione e trattamenti specifici in strutture sanitarie competenti, intraprendendo percorsi di recupero. L'alcol e i suoi effetti sono troppo spesso sottovalutati, ignorando la loro correlazione con tumori, patologie cardiovascolari, cirrosi al fegato e diabete. Per non parlare dei disagi psicologici e sociali.

 

Sulla base dei risultati del campione esaminato, è del 24% la percentuale di persone ad alto rischio-alcol che si traduce in una stima di circa 41.000 adulti della popolazione provinciale.
Sono più esposti al pericolo di ammalarsi coloro che fanno un elevato abuso di alcol (4%), coloro che lo consumano abitualmente fuori pasto (11%) o che lo assumono con modalità "binge" (cioè: più di 5 lattine di birra, più di 5 bicchieri di vino o di 5 bicchierini di superalcolici in una singola occasione). 
Spesso la modalità di assunzione "binge" è quella del sabato sera, quella che mette a rischio la vita dei giovani che poi si mettono alla guida. Infatti  la fascia 18-24 anni è la più colpita e ben il 16% di loro guida alzando il gomito rispetto al 7% italiano. La guida in stato di ebbrezza  è riferita più agli uomini (16% contro il 4% delle donne), senza marcate differenze per età, livello di istruzione  e reddito. Fortunatamente i controlli dalle forze dell'ordine sono rilevanti: il 45% degli intervistati in Provincia, a fronte del 32% nazionale, ha subito almeno un controllo, sia come guidatore e passeggero. 
Solo il 15% dichiara però di essere stato sottoposto al controllo dell'etilometro.

 

Gli operatori Asl che hanno lavorato al progetto (Antonella Addiechi, Marina Coppola, Nunziatina Antidormi, Cleofe Gentile, Dora Mosesso, Maria Rita Orsini, Sonia Severini e Maria Concetta Zavarella) si fanno quindi portavoci di un problema reale, troppo spesso ignorato, che uccide con malattie, incidenti stradali, infortuni sul lavoro, violenze e suicidi.

La prevenzione passa anche per l'informazione. 

 

Redazione AvezzanoInforma