Attualità 17:32

Di Pangrazio e il doppio senso su Via Roma, una scelta assurda e dannosa per la collettività

Il Sindaco richiama il Programma di Mandato ma in quel documento era invece prevista la promozione della mobilità sostenibile


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Il Piano Traffico della Città di Avezzano, commissionato dalla giunta Floris ad una società specializzata, era costato caro alla collettività: oltre  300mila euro  tra studio di fattibilità, lavori e nuova segnaletica.  I benefici furono evidenti soprattutto su Via Roma: traffico scorrevole e forte riduzione dell’inquinamento, come certificato dall’Arta. Ora, a  pochi mesi dalle elezioni comunali, il Sindaco con una delle sue solite decisioni di pancia, ha deciso di smantellare tutto e di tornare al doppio senso di circolazione sulla già caotica Via Roma.  Chiunque conosca Avezzano, utilizzando un minimo di buon senso sa benissimo che la doppia circolazione su Via Roma, tra gli ingorghi provocati dalla ferrovia e dalle soste selvagge davanti agli esercizi commerciali, significa la paralisi di questa importante arteria del traffico cittadino con ripercussioni su tutta la viabilità della zona ed incremento notevole dei livelli di inquinamento. Ma evidentemente a questo il Sindaco non è interessato, dato che con questa decisione andrà forse a catturare un po’ di voti su Borgo Angizia e tanto gli basta.  

 

Le elezioni si avvicinano ed anche su Via Roma si continua a mistificare, a mescolare le carte, ad annunciare progetti faraonici dalle gambe d’argilla. Così è stato sulle tasse comunali oggi iperboliche, sul  restyling del centro storico, così sull’isola pedonale, sulla smart city, sull’apertura dell’Interporto e sulla nuova sede dell’Università di Teramo, solo per citare i casi delle più clamorose inadempienze del Sindaco.

 

Il Sindaco scopre le carte e rivela la sua vera natura: da un lato,  decide di non decidere, come sulla scottante questione dell’area pedonale collegata al complessivo restyling del centro storico. Dopo innumerevoli promesse, dopo tavoli di lavoro e dichiarazioni contraddittorie di assessori allo sbaraglio, ha  tirato il solito colpo ad effetto indicendo un “misterioso” referendum popolare sull’assetto dell’Avezzano futura. Una “non soluzione” ridicola se non fosse tragica. Una inaccettabile presa in giro a meno di un anno dalle elezioni.  Dall’altro lato, il Sindaco prende decisioni estemporanee ed assurde, come il doppio senso su Via Roma, appellandosi al sacro “Programma di mandato”.  Ma a rileggere quel Programma ci si accorge che non prevede il doppio senso su Via Roma. Anzi, Via Roma in quel documento non viene neppure citata.

 

Il Programma prevede invece una serie di interventi articolati e coordinati per promuovere la “mobilità sostenibile”.   “La mobilità sostenibile – si legge nel Programma di mandato - è condizione indispensabile per una migliore qualità di vita: meno traffico significa aria pulita, meno rumore, spazi pubblici restituiti ai pedoni, sicurezza nelle strade. Prioritario ridurre la congestione e l’uso dell’auto privata in città attraverso un mix di interventi…..”.  Altro che il doppio senso su Via Roma!  In quel Programma la questione della regolazione del traffico automobilistico  è legata al complessivo assetto urbanistico della città, alla riqualificazione del centro storico ed al nuovo piano urbano della mobilità.

 

E’ evidente a tutti che nulla di tutto questo è stato fatto, tanto meno si farà nell’ultimo anno di mandato. Allora perché procedere al ripristino sic et simpliciter di un vecchio piano traffico passato e cambiato in quanto non più “funzionante” già otto anni fa? Per farla breve, anche su Via Roma l’Amministrazione non ha saputo governare, preferendo il colpo ad effetto e la ricerca del consenso elettorale di pochi a danno della collettività tutta.

 

Si continua ad assistere ad  una politica che ormai ha emarginato la Citta' di Avezzano dai circuiti che contano a causa di un azione amministrativa  ondivaga e inconcludente del Sindaco. Ed intanto denaro pubblico viene gettato dalla finestra, per smantellare cose fatte dalla precedente Amministrazione con cognizione di causa ed analisi di esperti a supporto delle scelte. Ma anche su questo la Corte dei Conti non ha nulla da dire di questa Amministrazione dello spreco e delle tasse?

 

Redazione AvezzanoInforma