AVEZZANO. Sono terminati i lavori di messa a norma e ristrutturazione del centro trasfusionale dell’ospedale di Avezzano. Il servizio, che a breve avrà a disposizione locali più funzionali per l’attività del personale e per i donatori di sangue, si appresta a tornare nella sua location originaria, nel piano seminterrato del presidio.
Nel mese di luglio del 2015, per consentire l’esecuzione degli interventi di messa in sicurezza dei locali, l’attività di lavorazione del sangue, a fini delle trasfusioni, fu trasferita al primo piano dove resterà ancora per qualche settimana. La rioccupazione degli spazi, adeguati alle norme di sicurezza e agli standard, è prevista nei primi dieci giorni di luglio.
«Entro questo periodo» conferma il direttore del servizio immunoematologia e medicina trasfusionale della Asl provinciale, Luigi Dell’Orso «contiamo di riposizionare arredi e attrezzature nell’originaria sede operativa. Ne trarranno giovamento sia i donatori sia i nostri operatori. Peraltro, durante il periodo di quasi un anno in cui il servizio è stato spostato altrove per fare i lavori, l’attività complessiva si è svolta secondo gli standard abituali e quindi senza particolari problemi».
Terminati oramai i lavori, nella prossima settimana saranno effettuati i collaudi e le verifiche di legge e, successivamente, si provvederà a trasferire arredi e altro. I locali sono stati adeguati e messi a norma, con il rifacimento di tutti gli impianti, l’installazione di un efficiente sistema di aerazione e ricambio d’aria e, soprattutto, sono stati ripensati con una diversa e più congeniale dislocazione degli spazi interni. Questo riassetto, oltre a migliorare le condizioni di lavoro degli operatori del servizio, renderà più agevole e comodo, per i cittadini, sottoporsi al prelievo per donare il sangue. Tutti i passaggi, grazie alla redistribuzione degli spazi interni, che si estendono su una superficie complessiva di 480 metri quadrati, seguiranno infatti un ordine preciso, dal momento in cui il donatore entrerà nei locali fino al prelievo.
La spesa totale, per effettuare gli interventi di messa in sicurezza dei locali, è stata di circa 400 mila euro e i lavori sono stati eseguiti in sei mesi. Da sottolineare un dato importante sulle donazioni: per quasi un anno, per permettere l’adeguamento dei locali del trasfusionale, il sangue è stato raccolto nell’emoteca mobile collocata nei pressi dell’ingresso dell’ospedale di Avezzano. A dispetto di questa soluzione temporanea e un po’ disagevole, la raccolta di sangue ha fatto registrare persino un aumento rispetto a quando le donazioni si facevano all’interno delle mura. La comparazione dei dati non lascia spazio a dubbi: le donazioni, tra il primo gennaio e il 17 giugno dello scorso anno, quindi prima dell’utilizzo dell’emoteca, furono 2.584 rispetto alle 2.624 del corrispondente periodo di quest’anno. Si tratta, quindi, di 40 donazioni in più, un piccolo incremento ma molto significativo proprio perché raggiunto senza le migliori condizioni logistiche per i donatori di Avezzano e della Marsica.
Redazione Avezzano Informa