Politica 18:59

Presutti pubblica le lettere inviate a sindaco e dirigenti sulle “gravi problematiche di ambiente e verde pubblico

verde pubblico.jpg

Gentile Direttore,

trasmetto una delle mie numerose lettere inviate al Sindaco e ai Dirigenti nel corso del mio mandato (durato appena 8 mesi) per segnalare le gravi problematiche del Servizio Ambiente e del Servizio Verde pubblico del Comune di Avezzano. Rilevo che malgrado le mie "denunce" non ho mai avuto risposta dai dirigenti e dal Sindaco. 

ne seguirà un'altra, datata 31 agosto 2015, che avevo consegnato a mani di tutti i consiglieri ed assessori (anch'essa inviata a mezzo pec). 

Un caro saluto.

Crescenzo Presutti

 

 

«Egregi Signori, 

In sostituzione della comunicazione inviata nella giornata di ieri a mezzo mail e allo scopo di meglio precisarne il contenuto,  trasmetto in allegato alla presente la comunicazione inviatami in data odierna dal dr. Tiziano Zitella, invitando le S.V. Ill.me a valutarne, nell'ambito delle rispettive competenze, il contenuto. 

Come a Voi noto, infatti, il servizio di raccolta cd. Porta a porta, affidato alla Società Tekneko, prevede anche lo spazzamento delle strade e lo svuotamento dei cestini. L'oggetto del contratto, tuttavia, esclude le aree verdi le quali, fino al 20 ottobre scorso, venivano curate (mi riferisco al servizio di svuotamento cestini e allo spazzamento) dalla ditta affidataria del contratto del verde pubblico (ormai cessato).

La mancata pulizia delle aree in questione, come segnalato dal dr. Zitella è, a tutt'oggi, delegata a n. 2 dipendenti ex N.U..

Il  Dirigente, inoltre, pone in evidenza  alcuni aspetti critici che (uso le sue parole) potrebbero far "precipitare la città nel degrado più assoluto qualora, entro la primavera del 2016, non si rendano disponibili somme congrue in bilancio". 

Vi prego quindi, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze, di voler tenere in debita considerazione le preoccupazioni manifestate dal Dr. Zitella (che sono peraltro da me condivise) valutando, in primo luogo, la possibilità di estendere l’oggetto del contratto in corso con la Tekneko (nei limiti di 1/5 dell'obbligo), affidando a quest'ultima il compito di provvedere anche alla pulizia delle aree verdi, prevedendo una adeguata copertura di spesa. 

Vi prego, inoltre, di prevedere l'impegno di spesa necessaria per procedere alla pubblicazione di un bando di gara secondo le indicazioni "politiche" che, già da alcuni mesi, erano state concordate con il Sindaco e con il Dirigente dr. Zitella. 

A quest'ultimo ricordo, senza alcuna vis polemica, che abbiamo avuto, anche di recente, diversi “colloqui” (anche alla presenza del Presidente della Commissione Ambiente, dr. Ignazio Iucci) nel corso dei quali abbiamo dato chiare e semplici indicazioni politiche. Quindi, rispondendo al rilievo mosso dal Dirigente, replico brevemente che le indicazioni politiche sono state date, quantunque non ve ne fosse alcun bisogno, e si sono risolte nell'invito a voler predisporre un nuovo bando di gara per l'affidamento del servizio di manutenzione delle aree verdi, eventualmente presentando a chi scrive una o più ipotesi che, diversamente, non sono mai pervenute. Non rientra certamente nei compiti dell'assessore quello di predisporre le diverse soluzioni possibili (dal punto di vista tecnico e/o normativo) per giungere ad un nuovo bando di gara. Peraltro, più volte, dinanzi alle mie richieste, sempre formulate per le vie brevi e alla presenza di consiglieri comunali, mi è stato sempre assicurato che l'ufficio stava provvedendo mentre in altre occasioni mi veniva risposto che il personale era carente ovvero che c'erano altre scadenze etc. Per questi motivi ho chiesto al Sindaco, che legge in copia la presente, di valutare la possibilità di assegnare personale al settore Verde pubblico, onde predisporre quanto necessario per emanare un bando di gara per l'affidamento del servizio di manutenzione e cura delle aree verdi. In ogni caso, ripeto, non mi sono giunte proposte e/o progetti ne' tantomeno indicazioni sulla presumibile entità della spesa da destinare alla gestione del verde. Peraltro, in bilancio, per l'anno 2016 e' stata prevista una spesa di circa 500 mila euro, malgrado, ripeto, non vi sia stata alcuna indicazione da parte del dirigente sul quale grava il compito di quantificare le necessità.

Quanto alla verifica della vulnerabilità statica delle alberature, essa si è resa necessaria (perchè logicamente propedeutica) al fine di valutare quali interventi eseguire sul patrimonio arboreo, avendo ben chiara l'importanza di siffatta verifica sotto molteplici profili. Ricordo, infatti, che negli ultimi due anni, in aree molto frequentate della città, si sono verificati crolli di alberi perchè, evidentemente, negli anni passati alcuni tagli eseguiti in maniera drastica, asportando la sommità delle piante avevano danneggiato la salute di alcune di esse in maniera irreversibile. Non solo, quella verifica, come concordato anche con l'agronomo dr. Stefano Komel, si è resa necessaria per poter poi elaborare un bando di gara che, diversamente dal passato, prevedesse l'affidamento, mediante unica gara, della potatura di tutte le alberature della città. Questa era appunto una delle "indicazioni politiche" fornite da chi scrive. 

Peraltro, sempre al fine di predisporre il nuovo bando avevamo avevamo suggerito (ma il compito di valutare la possibilità tecnica e giuridica della indicazione rientra tra i compiti del Dirigente) di distinguere tra aree cd. giardino (cioè irrigue) ed aree non irrigate (ad es. pineta e parco periurbano) perchè la cura e la gestione di esse prevedono interventi completamente diversi.

Sottolineo nuovamente che, al di là delle cd. indicazioni politiche, è compito degli uffici quello di predisporre il nuovo bando di gara per affidare il servizio. 

Ricordo altresì che nel fornire le poche indicazioni "politiche" per emanare il bando di gara ho segnalato, tra l’altro, la possibilità di far ricorso (anche al fine di contenere la spesa pubblica) a strumenti quali, ad esempio, la sponsorizzazione delle aree verdi oppure alle disposizioni previste dal decreto-legge n. 133/2014 (convertito con modificazioni in legge n. 164/2014, intitolato “Misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive”) meglio noto come “Sblocca Italia”. Tra le disposizioni contenute nel citato decreto v’è l’art. 24, rubricato “Misure di agevolazione della partecipazione delle comunità locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio”. Si tratta di una norma con la quale il legislatore nazionale consente ai comuni di affidare a cittadini singoli o associati determinati interventi aventi ad oggetto la cura di aree ed edifici pubblici, beneficiando questi soggetti di alcuni sgravi fiscali inerenti alle attività da essi realizzate. La disposizione, infatti, prevede che: “I comuni possono definire con apposita delibera i criteri e le condizioni per la realizzazione di interventi su progetti presentati da cittadini singoli o associati, purché individuati in relazione al territorio da riqualificare. Gli interventi possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l'abbellimento di aree verdi, piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano. In relazione alla tipologia dei predetti interventi, i comuni possono deliberare riduzioni o esenzioni di tributi inerenti al tipo di attività posta in essere. L'esenzione è concessa per un periodo limitato e definito, per specifici tributi e per attività individuate dai comuni, in ragione dell'esercizio sussidiario dell'attività posta in essere. Tali riduzioni sono concesse prioritariamente a comunità di cittadini costituite in forme associative stabili e giuridicamente riconosciute”. La norma statale richiede peraltro ai comuni che intendano procedere ai predetti affidamenti di dotarsi di una disciplina generale che determini “i criteri e le condizioni per la realizzazione di interventi su progetti presentati da cittadini singoli o associati, purché individuati in relazione al territorio da riqualificare”. Essa quindi prefigura un iter procedimentale al cui interno l’iniziativa è riconducibile ad un progetto presentato da cittadini, sia come singoli sia in forma associata, che abbia ad oggetto un programma di riqualificazione di determinati luoghi siti nel territorio comunale. Di tali interventi il legislatore chiarisce sia il contenuto sia la finalità: essi “possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l'abbellimento di aree verdi, piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano”. L’impiego di una forma verbale facoltizzante è tale da non escludere che i comuni possano allargare l’elenco, benché questo risulti già comprensivo di un novero ampio e inclusivo di attività di riqualificazione e cura di spazi pubblici. Anche qui, e' evidente, il compito di predisporre strumenti utili al raggiungimento degli obiettivi indicati dalla norma sarebbe stato di competenza degli uffici. L'amministratore può dare indicazioni ma non può e non deve sostituirsi agli uffici nella materiale redazione di atti e/o regolamenti etc.

Sempre nell'ottica del contenimento di spesa, segnalo altresì, che negli ultimi tempi ho avuto contatti con alcuni privati ed Istituzioni (tra i quali LFoundry s.r.l., Fondazione Carispaq e alcuni imprenditori privati) i quali hanno manifestato un concreto interesse alla sponsorizzazione di aree verdi, così come avviene in altre Città Italiane (tra le tante Torino e Milano) ed ho fornito agli Uffici (dr. Komel ed altri) la documentazione necessaria per giungere alla emanazione di un “avviso pubblico” per la ricerca di sponsorizzazioni a sostegno di attività legate alla manutenzione, valorizzazione, promozione e cura del verde pubblico comunale. Attraverso l’utilizzo di siffatto strumento, infatti, l’Amministrazione potrebbe ottenere un consistente risparmio di spesa. Per questo motivo, considerando che tra i regolamenti comunali ve n’è uno riguardante proprio i cd. Contratti di sponsorizzazione, ho chiesto agli stessi Uffici di voler verificare se attraverso quel regolamento fosse possibile emanare un “avviso pubblico” ovvero se fosse necessario modificarlo e/o integrarlo con disposizioni più puntuali che ne consentano l’utilizzo allo scopo che chi scrive si propone. Il ricorso a tale strumento (ripeto adottato nelle migliori municipalità italiane) potrebbe prevedere diverse possibilità di sponsorizzazione da parte dei privati, dall'adozione di un'area, per provvedere alla sua valorizzazione e cura per almeno un anno, fino a tipologie diverse di prestazione da parte dello sponsor, che possono consistere nell'acquisizione e/o fornitura all'Amministrazione comunale di beni (es. alberi, arredi, fiori, ecc.), o anche nel semplice versamento di una somma di denaro, da destinare alle predette attività. D’altronde le attività sponsorizzabili sono molteplici: manutenzione e/o nuova sistemazione di aree verdi, aree gioco/fitness, aree cani; realizzazione di aiuole fiorite; incremento e cura del patrimonio arboreo della Città; acquisto di arredi (rastrelliere per biciclette, panchine, impianti informativi, ecc.) da installare nei parchi e giardini della Città.

In ogni caso, ritengo utile (condividendo in pieno le preoccupazioni espresse dal dr. Zitella) che i settori Ambiente e Verde Pubblico debbano essere, al più presto, potenziati con personale, mezzi e risorse, prevedendo anche la collocazione del personale in un unico luogo.

A disposizione per eventuali chiarimenti Vi invito a voler fissare un incontro prima delle prossime festività natalizie, magari lunedi prossimo, onde cercare una soluzione condivisa, nell’interesse della Città.

Cordiali saluti».

L'assessore all'Ambiente.

Avv. Crescenzo Presutti

 

 

Questa invece è del 31 agosto 2015.

Inviata via mail e consegnata a tutti i consiglieri ed assessori...

 

Credo di aver detto più o meno tutto. Ogni tentativo volto ad infangare l'operato del sottoscritto appare decisamente fuori luogo ed evidentemente mira a distrarre l'opinione pubblica dai veri problemi. 

Non avendo nessuna volontà di competere elettoralmente con chicchesia, mi auguro soltanto che i cittadini possano sentirsi liberi di esprimere le loro opinioni, senza correre il rischio di essere aggrediti o "invitati" al silenzio. Sono altrettanto convinto che questi ultimi saranno in grado di valutare, meglio di me, se l'azione dell'attuale Amministrazione sui piccoli e grandi temi ambientali sia stata efficace o meno. Per quanto mi riguarda noto con dispiacere che le aree verdi di questa città non somigliano affatto a quelle austriache. Quanto al riferimento alla mia passione per la pesca sportiva (certamente più sana del pettegolezzo) colgo l'occasione per denunciare lo stato di grave inquinamento delle acque superficiali di questa Regione, quell'ente in cui la cortese interlocutrice ha rivestito cariche importanti per lunghi periodi. Ecco, visto che la Stati è una persona che ha scelto la politica come professione, l'occasione è utile per invitarla a rivolgere maggiore attenzione alle problematiche dell'inquinamento delle acque. Magari potrebbe recarsi a fare una passeggiata su uno dei tanti martoriati fiumi (il Liri è così vicino) per comprendere il motivo per il quale - a causa di una decennale e dissennata politica in materia ambientale - pure i pescatori per diletto come me sono costretti ad emigrare...  

 

 

«Caro Sindaco,
durante questi primi mesi di lavoro ho avuto modo di constatare le numerose problematiche inerenti il Settore Ambiente che, come già rappresentato per le vie brevi, sono da ravvisarsi principalmente nella carenza di personale e di mezzi. Ritengo necessario pertanto attuare vera e propria rivoluzione nell’organizzazione di un Settore così delicato ed importante per la vita della nostra amata Città.

Sono consapevole del fatto che la nostra Amministrazione ha ereditato una situazione per lo più disastrosa, mi riferisco soprattutto alla disorganizzazione dei servizi in generale e alla eredità di contratti con durata pluriennale (gestione verde pubblico etc). Non intendo tuttavia sottrarmi dal compito di trovare soluzione ai grandi problemi e confido che grazie alla Sua sensibilità Vorrà, al più presto, contribuire unitamente ai Colleghi di Giunta ed ai Consiglieri ad agevolare il superamento di alcune evidenti disfunzioni, che sono ripeto soprattutto organizzative.

A tal fine ho chiesto all’Arch. Massimo De Santis (Nuovo Dirigente del Servizio) di relazionare in proposito. Il quadro offertomi dal Dirigente, Vorrai consentirmi lo sfogo, è davvero deprimente. Oltra all’assenza di adeguate risorse finanziarie (che impediscono di svolgere anche le più semplici e banali iniziative) il Settore Ambiente del Comune di Avezzano, al confronto con tutti gli altri Settori, è quello dotato di minor personale umano. E’ evidente che da oltre venti anni il Settore Ambiente è stato completamente trascurato dalle precedenti Amministrazioni. L’intero servizio, che gestisce forse alcuni degli aspetti più delicati dell’organizzazione sociale cittadina (igiene, ambiente, discariche, depuratori, rifiuti, ecc), alcuni con notevole impegno economico (spesa all’incirca di oltre 6.000.000 di €/anno) è composto da:

1 capo servizio;

1 dipendente di cat. C

2 dipendenti di cat. B.

Giova tuttavia evidenziare che il Capo Servizio ha un contratto part time e quindi lavora il mercoledì, giovedì e venerdì (solo la mattina) mentre uno dei due dipendenti di cat. B è assente per malattia da oltre 5 mesi.

Lascio a Lei, ai Colleghi di Giunta e ai Collegi Consiglieri ogni valutazione in merito al quadro dipinto dal Dirigente. Chi scrive implora una razionalizzazione delle risorse umane. A tal riguardo il personale dell’Ente conta, come Lei sa, oltre 250 dipendenti ed è del tutto evidente come le risorse umane siano distribuite in maniera impropria.

Le chiedo pertanto di intervenire con immediatezza al fine di poter condurre al meglio un servizio di vitale importanza per la vita dei cittadini.

Depurazione, raccolta differenziata, cura delle aree verdi, arredo urbano etc non possono essere trascurati da una Amministrazione che, come la nostra, si è impegnata su questi temi a perseguire obiettivi ambiziosi e di lungo respiro.

Alla carenza di risorse umane si aggiunge l’artificiosa ed incomprensibile divisione del Servizio Ambiente rispetto al Servizio Verde Pubblico (sic!) che aggiunge difficoltà al lavoro quotidiano del sottoscritto.

Nella nostra Regione e nella nostra Città le problematiche ambientali sono tante e assai delicate,

Basti pensare che in Abruzzo, nell'ultimo decennio, sono state individuate alcune aree ad elevato inquinamento ambientale, ed è stato da più parti ipotizzato che tale inquinamento abbia causato un aumento dell'incidenza di tumori. In assenza di un registro tumori regionale, che la nostra Amministrazione dovrebbe sollecitare ad istituire, l’analisi descrittiva condotta dall’ASR (Agenzia Regionale Sanitaria) ha fornito una stima della distribuzione geografica della prevalenza di patologie tumorali nei comuni abruzzesi, nei trienni 2006-2008 e 2009-2011. Lo Studio dell’Autorevole Organismo sanitario ha evidenziato che Avezzano ed altri comuni dell’entroterra marsicano hanno avuto uno Standardized Morbidity Rate significativamente superiore alla media regionale. E sebbene dallo Studio non sia, almeno allo stato, possibile inferire una sicura correlazione causale tra l’eccesso di tumori e la presenza di un documentato inquinamento ambientale, sappiamo per certo che i fattori ambientali costituiscono una delle possibili cause che favoriscono certe malattie. E se ciò è vero, sempre guardando dati scientifici, lo stato qualitativo delle acque che defluiscono nel sistema di canali presenti nella Piana del Fucino (i dati sono agevolmente consultabili sul sito dell’ARTA) è addirittura “Scadente”, poiché le acque della Piana presentano carichi di Azoto e Fosforo di origine agricola e zootecnica molto elevati e ciò e dovuto sia ai carichi di natura antropica (scarichi) sia ai carichi di origine agricola connessi alla intensa attività agricola presente sulla Piana. Nondimeno sappiamo che sono presenti nell’Area del Nucleo diverse attività industriali che utilizzano sostanze pericolose nel ciclo produttivo.

Quello delle acque (corpi idrici superficiali e acque sotterranee) è soltanto uno dei grandi temi da dover monitorare, perché i problemi di inquinamento riguardano anche la qualità dell’aria e le discariche (anche non autorizzate), i siti da bonificare (primo fra tutti ……  

Ma tutto questo immenso lavoro da svolgere che consiste nel controllo del territorio, non è demandabile ad un drappello composto da pochi uomini e, oltretutto, privo di risorse.

Sin dal Nostro insediamento ho avuto modo di constatare che, al di là dei proclami politici, l’azione amministrativa sul tema dell’ambiente è stata poco incisiva e tutto ciò appare in aperta contraddizione con le finalità che, insieme, ci eravamo imposti nel Programma di Mandato.

Sono profondamente convinto della possibilità e della necessità di intraprendere un percorso diverso e sono profondamente convinto che Lei abbia la sensibilità e la capacità di imporre all’intero Consiglio scelte politiche e strategiche che guardino al futuro in termini diversi. Non più sagre e movida, ma impegno serio e costante per garantire alle generazioni future il diritto di vivere in una Città sana. Perché il futuro è verde e non grigio come i fumi di un inceneritore».

 

Redazione AvezzanoInforma


Ti potrebbero interessare anche Politica | Notizie
crescenzo presutti | gianni di pangrazio | daniela stati