Attualità 18:54

Don Aldo: il nemico non è l’Islam, è il terrorismo quotidiano di una finanza che affama

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviataci da Don Aldo Antonelli con le sue riflessioni sull’assassinio di Padre Jacques Hamel a Saint-Etienne-du Rouvray in Normandia. Una presa di posizione netta come del resto ci ha abituati Don Aldo, una riflessione di un prete che si sforza sempre di tenere la barra a dritta:

 

«Non succederà, ma se dovesse accadere di restare ammazzato da chicchessia, per favore, vi prego, non uccidetemi una seconda volta. 

Se dovessi essere sgozzato o decapitato o sventrato da un delirante di “Allah Akbar!”, vi prego, per favore, non uccidetemi due volte: non confondete l’Isis con l’Islam.

E se il mio uccisore dovesse essere un negro o un emigrato, vi prego, per favore, davanti alla mia bara non uccidete anche la mia memoria: non confondete il delinquente con l’emigrante.

Al mio funerale non voglio i maestri dell’imbroglio, i fabbricatori d’odio, coloro che investono sulle paure e coloro che fanno carriera sulle disgrazie altrui.

Morirei una seconda volta.

E questa volta per davvero!

 

P.S.

Dimenticavo.

Dovessi morire per mano di un qualsiasi assassino vorrei il silenzio stampa.

In fondo, a morire sarei solo io.

Non voglio prestarmi, nemmeno da morto, a questo gioco osceno che va in onda quotidianamente a reti unificate: quello di far credere che il nostro nemico sia l’Islam e non il terrorismo quotidiano e permanente  di una finanza che affama, di un mercato che desertifica e di una politica nullafacente.

E le cui vittime sono milioni e milioni. Non esclusi gli stessi terroristi».

 

Redazione AvezzanoInfoma


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