Cronaca 10:25

Dirigente Asl con doppio lavoro: sequestrati 340 mila euro dalla Guardia di Finanza

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L’AQUILA. Finisce nei guai un dirigente della Asl 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila a cui, i finanzieri del nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza dell’Aquila, hanno eseguito un sequestro conservativo, disposto dalla Corte dei Conti, per un valore di 340 euro. L’uomo ha svolto, in modo continuativo e non occasionale, una rilevante attività professionale privata, inizialmente senza la prevista autorizzazione dell’amministrazione di appartenenza e poi in difformità della stessa.

 

Le investigazioni delle fiamme gialle hanno permesso di appurare che il dirigente, dal 2007 al 2015, sebbene titolare di un incarico a tempo pieno, ha curato incarichi relativi a progettazioni, collaudi e direzione di lavori nell’ambito della ricostruzione post-sisma per conto di numerosi soggetti privati.

 

Per diversi anni, l’attività professionale extra-istituzionale è stata inoltre svolta in totale assenza della prevista autorizzazione da parte dell’amministrazione di appartenenza, essendo stata questa richiesta solo nel 2012.

 

Le indagini delle fiamme gialle hanno poi consentito di appurare che il dipendente pubblico, sebbene autorizzato, ha continuato ad esercitare l’attività extra-istituzionale con regolarità, sistematicità e ripetitività nei confronti di una moltitudine di committenti, non rispettando il limite dell’occasionalità imposto sia dalla normativa di settore che dalla stessa autorizzazione.

 

La prevalenza dell’attività di libero professionale esercitata dal dirigente rispetto a quella pubblica è emersa inoltre dalla quantificazione dei compensi complessivamente percepiti. Rapportando le due diverse tipologie di introiti, è risultato infatti chiaramente che l’attività extra-istituzionale non fosse solo adeguatamente lucrativa ma, in alcuni anni, addirittura prevalente rispetto a quella svolta alle dipendenze dell’ente pubblico.

 

Le investigazioni delle fiamme gialle hanno fatto emergere un danno erariale delle pubbliche finanze, a causa dei mancati versamenti dei compensi da parte del dipendente pubblico, per un importo complessivo di circa 335 mila euro. Il danno, segnalato dai finanzieri alla magistratura contabile e a cui vanno aggiunti interessi, rivalutazioni e spese accessorie, è stato quantificato dalla Corte dei Conti aquilana in 340 mila euro.

 

Il contrasto all’illegalità nella pubblica amministrazione rientra oggi, più che mai, tra gli obiettivi prioritari perseguiti dalla Guardia di Finanza, che, nel salvaguardare l’integrità dell’apparato pubblico, garantisce legalità, equità ed efficienza nella gestione delle risorse destinate alla collettività.

 

Redazione Avezzano Informa