Cronaca 11:20

Appalti impianti sciistici: avviso di garanzia per Di Matteo e Berardinetti

I due rappresentanti regionali: “Estranei ai fatti, confidiamo nella magistratura”


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REGIONE. Corruzione e turbativa d’asta, queste le ipotesi di reato per cui sarebbero indagati l’assessore regionale ai Lavori Pubblici, Donato Di Matteo, e il consigliere regionale, presidente della commissione agricoltura e sindaco di Sante Marie, Lorenzo Berardinetti.

L’inchiesta, di cui è titolare il Pm Maurizio Maria Cerrato, è quella condotta dalla Procura della Repubblica di Avezzano in merito alla vicenda degli appalti per il rifacimento degli impianti sciistici di Pescasseroli, Cappadocia e Ovindoli.

 

Le indagini, svolte dalla squadra mobile dell’Aquila, avevano già coinvolto anche l’ex sindaco di Ovindoli Pino Angelosante, l’ex vicesindaco Marco Iacutone, il sindaco di Pescasseroli Anna Nanni, l’ex sindaco di Cappadocia, Lucilla Lilli, che si è dimessa dall’incarico, e l’attuale sindaco di Cerchio, Gianfranco Tedeschi.

 

Non si sono fatte attendere le repliche dei due esponenti della maggioranza regionale. Sergio Della Rocca, legale di Di Matteo, ha dichiara che l’assessore non ha ricevuto alcun avviso di garanzia contenente la descrizione dei fatti contestati. «La richiesta di proroga delle indagini» ha comunque spiegato l’avvocato «costituisce un atto formale del procedimento e non presuppone l’esercizio dell’azione penale. Di Matteo dichiara la propria estraneità ai fatti riportati dalla stampa e confida in un pronto chiarimento sulla sua posizione da parte della Magistratura».

Sulla stessa linea anche il legale di Berardinetti, Roberto Verdecchia che, per conto del consigliere regionale, ha precisato che la richiesta di proroga delle indagini non comporta in alcun modo una diretta azione di responsabilità, ma anzi, l’atto è posto a sua esclusiva tutela. Berardinetti ha confermato la sua totale estraneità ai fatti, confidando in un celere chiarimento della sua posizione da parte della Magistratura inquirente a cui si rivolgerà per essere sentito.

 

A difesa dei due rappresentanti regionali anche Camillo D’Alessandro, coordinatore di maggioranza alla Regione Abruzzo il quale scrive in una nota: «Come sempre, anche in questo caso, confidiamo totalmente nell’operato della Procura e dei titolari dell’attività di indagine per il lavoro di accertamento in corso. Siamo certi che le indagini confermeranno l’estraneità dei colleghi Di Matteo e Berardinetti dalle eventuali contestazioni. Ora lasciamo lavorare serenamente la magistratura competente, cui i colleghi non mancheranno di fornire ogni eventuale sollecito elemento chiarificatore». (Mc.dB.)