Attualità 14:45

Montelisciani di Tagliacozzo Unita: “Vogliamo il ripristino della democrazia nel nostro Comune”

“Sindaco e maggioranza subordinati a D’Alfonso e Di Pangrazio”


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TAGLIACOZZO. Si è svolto, a Tagliacozzo, il consiglio comunale richiesto dalle opposizioni per discutere i provvedimenti di chiusura dei punti di primo intervento regionali, la costituzione di una commissione consultiva su “sanità, affari e politiche sociali”; una mozione per difendere la sanità pubblica e chiedere l’implementazione della rete dell’emergenza territoriale.

 

A riferirlo il capogruppo di Tagliacozzo Unita, Vincenzo Montelisciani, che poi commenta: «c’è da dire che il sindaco e il presidente del consiglio comunale, del tutto arbitrariamente, e senza rispetto per la democrazia e i diritti delle opposizioni, hanno estromesso dall’ordine del giorno il punto concernente la chiusura dei punti di primo intervento regionali, dunque anche quello di Tagliacozzo, dimostrando disprezzo per le regole e sminuendo la rilevanza di un problema che si ripercuote direttamente sulla pelle dei cittadini. Quindi non abbiamo potuto discutere dei provvedimenti della Regione Abruzzo che falcidiano la sanità pubblica e il presidio ospedaliero di Tagliacozzo. Perché? Perché il sindaco e la maggioranza che lo sostengono sono subordinati a Luciano D’Alfonso e a Giuseppe Di Pangrazio. Quindi non si può fiatare, il problema non esiste, viene rimosso dal dibattito e non si affronta».

 

«Tutto viene negato e sottaciuto» prosegue Montelisciani «si mette la testa sotto la sabbia sulla sanità, come sulla sicurezza degli edifici scolastici. Si fa finta di non sapere della riduzione del 37% delle corse dei treni, con il relativo aumento del tempo medio di percorrenza, così come si tace del mancato finanziamento regionale per il dissesto idrogeologico o per il Festival Internazionale di Mezza Estate, che ci spettavano, ma che la Regione non ci ha voluto riconoscere. Ieri nel consiglio comunale si è consumato l’ennesimo vergognoso atteggiamento di arroganza, di delegittimazione e di chiusura di questo sindaco e della sua amministrazione. Come opposizione abbiamo teso la mano, abbiamo affacciato proposte concrete di deliberazione, chiedendo di aprire luoghi di confronto democratico, e provando ad arrivare a un voto condiviso su mozioni di interesse generale come quelle sulla sanità e sulle scuole».

 

«Alle nostre aperture» racconta ancora il capogruppo di Tagliacozzo Unita «il sindaco e la maggioranza hanno risposto con il silenzio. Un voto contrario su entrambe le mozioni che non è stato motivato nemmeno da una dichiarazione di voto. Prima la censura sulle scuole, ora il mutismo selettivo sul Pronto Soccorso per evitare di entrare nel merito delle questioni. Alla maggioranza non interessa nulla delle proposte e della volontà di collaborare che da mesi sta esprimendo un’opposizione che rappresenta i due terzi del paese. Il sindaco abbandona le sedute consiliari, è accaduto per la terza volta dall’inizio del mandato, e neppure risponde alle interrogazioni che vengono poste sui principali problemi del nostro paese. Si dimostra così un profondo disprezzo per la democrazia e un’insolenza che mai s’erano vista prima. Mai a Tagliacozzo una maggioranza è stata così arrogante verso i cittadini e verso le opposizioni che rappresentano i due terzi del corpo sociale della città. Tutto ciò è umiliante per i cittadini e per le istituzioni, ma anche per il sindaco e la maggioranza che dimostrano totale mancanza di autonomia e assoluta incapacità di confrontarsi su temi così importanti».

 

«A Tagliacozzo» conclude Montelisciani «i problemi non si affrontano e, quando c’è qualcuno che prova ad affacciarli, il sindaco e questa maggioranza insultano, screditano e delegittimano chiunque capiti a tiro: prima le opposizioni, poi i genitori preoccupati per la sicurezza dei propri figli, il Comitato Pro Ospedale, i cittadini che manifestavano la contrarietà alla chiusura del ponte di ferro, così come quelli che hanno solo provato a lamentare l’interruzione della fornitura idrica domestica, che in alcuni casi è durata anche dieci giorni. Siamo sconcertati e avviliti, ma anche turbati e arrabbiati. Chiediamo il ripristino dell’agibilità democratica nel nostro Comune, chiediamo rispetto per i cittadini e per le istituzioni. Vogliamo che il sindaco si occupi delle questioni urgenti della città e che impegni il denaro pubblico per interventi prioritari e non più rinviabili. Tagliacozzo ha bisogno di affrontare e risolvere con decisione e concretezza i suoi problemi. O si è capaci di farlo, oppure lo si lascia fare a qualcun altro. È finito il tempo della propaganda, delle mostrine, dei paramenti».

 

Redazione Avezzano Informa