Non si placa l’indignazione seguita all’abbattimento di diversi alberi che ha cambiato drasticamente volto al quartiere di Via Napoli, a sud-ovest della città di Avezzano. Sull’onda della polemica contro la decisione dell’amministrazione comunale, accesa non solo dalle forze politiche di opposizione ma anche dai cittadini residenti e non, interviene Crescenzo Presutti: “Esistono soluzioni intelligenti per risolvere il problema delle radici sui marciapiedi senza essere costretti a tagliare alberi, come questa nella foto ad esempio. Tuttavia a molte persone poco o nulla interessa di un essere vivente, come pure dell'ambiente circostante”.
“Queste persone – spiega - probabilmente per colpevole pigrizia o incapacità o semplice ignoranza o per altre incomprensibili ragioni, reputano più conveniente tagliare alberi di 50 anni rispetto alla conservazione di un essere vivente. Taluni poi reputano che eliminare un patrimonio arboreo per sostituirlo magari con essenze più piccole e ‘maggiormente adatte’ all'ambiente urbano possa ridursi in un vantaggio”.
“Un albero, si è detto, è un essere vivente, pertanto la scelta di tagliarlo (sebbene apparentemente possa apparire più conveniente) è in realtà dannosa per l'ambiente e per la salute umana. Anche questo è un fatto notorio, considerato che un tiglio di 50 anni apporta benefici di gran lunga maggiori rispetto ad un esemplare di taglia media di appena due o tre anni. Gli alberi – conclude Presutti - sono nostri amici e vanno trattati con cura”.
I.P.