Cultura 11:00

Il Teatro Talia di Tagliacozzo ospita l’adattamento dell’Antigone di Sofocle

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TAGLIACOZZO. Il 14 dicembre, alle ore 21, il Teatro Talia di Tagliacozzo ospiterà la compagnia “Theandric TeatroNonviolento” che presenterà “Antigone on Ἀντιγόνη” da Sofocle, adattato, diretto e interpretato da Maria Virginia Siriu, assistente alla regia Jason Morgan, voce fuori campo Massimo Zordan, scenografia e maschere Walter Ecca, audio e luci Valentino Nioi e Roberto Neri, costumi Maria Teresa Todde.

 

“Non sono nata per condividere l’odio, ma per condividere l’amore”. “Ora tutto è perduto, poiché quando l’uomo perde la gioia io non ritengo sia vivo, ma piuttosto un morto animato”. Il testo di Sofocle rappresenta l’archetipo della mediazione dei conflitti: legge scritta e non scritta, uomo e donna, ragione e intuizione, amore e odio. Lo spettacolo è un rito di trasformazione e si configura come una mappa per ricostruire la visione tripartita della persona: corpo, mente e anima. Attraverso la manifestazione attiva da parte degli spettatori, si accolgono la gioia e il dolore, l’ordine e il disordine.

 

Ai partecipanti viene chiesto, nelle diverse fasi delle scene collettive, di esprimersi con voce, movimento, emozioni e riflessioni. I conflitti dei personaggi, Antigone, Ismene, Creonte, Emone, Tiresia, vengono condivisi dal pubblico nelle loro estreme conseguenze tragiche. Gli spettatori vivono in prima persona l’evoluzione del conflitto: dalla rigidità delle posizioni contrapposte allo scioglimento dell’intreccio. Alla scoperta creativa delle infinite possibilità risolutive che le relazioni umane offrono. L’esperienza catartica, dalla quale scaturisce l’empatia tra gli spettatori, è un momento di mediazione.

 

Questo ruolo sociale che il teatro assolveva nell’antica Grecia, viene riproposto con “Antigone on Ἀντιγόνη”, in contrapposizione alla tendenza del mondo attuale a nascondere i conflitti che spesso si manifestano in disagio ed esplosioni di violenza su larga scala. La pièce, seguendo l’interpretazione sulla tragedia classica della mediatrice Jacqueline Morineau, è uno strumento in cui il conflitto viene portato alla luce e in questo modo può essere avviato il processo di soluzione nonviolenta. Nella produzione di Theandric, il teatro diventa uno spazio pubblico nel quale vengono ricreate le dinamiche della comunità Gli spettatori sono chiamati ad interrogarsi in un alternarsi di scene costituite da momenti di meditazione attiva collettiva, guidate dall’officiante-attrice Siriu, la quale rievoca le figure archetipiche di Sofocle.

L’energia fisica, creata dall’interazione tra i partecipanti, delinea un percorso che porta ad una vera e propria espansione dei sensi: un trance-flash che conduce lo spettatore verso uno stato meditativo, sperimentando personalmente la catarsi.

 

“Se sei convinto che la tragedia di Antigone non ti riguardi personalmente, non entrare” (dal decalogo introduttivo di “Antigone on Ἀντιγόνη”).

 

Redazione Avezzano Informa