Politica 06:55

Mauro Febbo su LFoundry: "Incontro produttivo al MISE, adesso pianificare al meglio gli investimenti per scongiurare il rischio di delocalizzazione"

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ROMA.  “Incontro produttivo per i dipendenti e l’azienda LFoundry  ma occorre entrare nel dettaglio per capire bene la tipologia  degli investimenti e i nuovi 43 prodotti che si andranno a realizzare, nel contempo è positiva la notizia  della fine dei contratti di solidarietà. La Regione attiverà le misure di sua competenza ma al contempo la Wuxi, start – up cinese che ha acquisito a luglio scorso il 100 per 100 delle quote del sito avezzanese, deve chiarire quali sono le sue reali intenzioni d’investimento per l’azienda marsicana”.

A dichiararlo è l’assessore regionale alle Attività Produttive Mauro Febbo al termine dell’incontro tenutosi  a Roma presso la sede del Ministero per lo Sviluppo economico tra azienda e sindacati. 

 

Oggi – spiega Febbo – vi è stato un primo incontro a cui dovranno seguire sicuramente altri più tecnici per definire il piano industriale e il business plan per permettere alle parti sociali di capire in che direzione sta andando l’azienda e come intende spendere i 18 milioni di euro di investimenti programmati. Infatti - precisa l'assessore regionale – è necessario fare luce su alcuni elementi con la proprietà come la definizione del settore in cui vengono effettuati gli investimenti, la possibilità di accedere a forme di finanziamento agevolato attraverso i contratti di sviluppo, di ricerca e d’investimento e come l’attivazione di incentivi alla formazione e riqualificazione del personale.

 

Su questi ultimi strumenti, come sulla proroga degli ammortizzatori, la Regione si attende dall’azienda richieste concrete con l’obiettivo di tutelare i 1.500 dipendenti.

 

Pertanto – conclude Febbo – adesso mi attendo senso di responsabilità da parte dei sindacati e della proprietà dell’azienda al fine di pianificare al meglio i futuri investimenti attivando tutti gli strumenti necessari e presenti mentre la Regione sarà  sicuramente parte attiva per tutelare i lavoratori e la produzione tecnologica dello stabilimento e scongiurare quindi il rischio di una delocalizzazione delle produzioni”.