Politica 15:18

Insulti al Papa, il silenzio assordante della maggioranza

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AVEZZANO.  E’ notizia dei giorni scorsi la decisione, ratificata durante l’ultimo Consiglio comunale, di non revocare la nomina di assessore a Lorenzo De Cesare, nonostante la brutta vicenda di cui si è reso protagonista il giorno di Natale postando parole insultanti nei confronti di Papa Francesco sul proprio profilo social.

 

Sull’episodio era intervenuta immediatamente la Diocesi dei Marsi con una nota ufficiale che condannava duramente il comportamento dell’assessore, reso ancora più grave dal fatto di essere un rappresentante delle Istituzioni.

 

Alla nota della Diocesi era seguita anche quella di Don Aldo Antonelli che, rivolgendosi al sindaco, in una lettera aperta chiedeva a gran voce la revoca dell’assessore: ”Quale dignità [sindaco] potrà tenere per sé nel continuare a dare potere e fiducia a chi non conosce rispetto?”

 

Sul fatto si era poi espressa tutta l’opposizione che aveva richiesto le dimissioni dell’assessore, ritenute necessarie a causa del gravissimo comportamento assunto da De Cesare, non nuovo ad affermazioni forti nei confronti del Pontefice.

 

“Quello di cui forse Di Pangrazio e De Cesare non si rendono conto è che a venire calpestati sono i valori fondanti della cristianità – il commento del centrodestra cittadino – come quando, lo scorso marzo,  De Cesare si è scagliato contro un simbolo universale di pace e speranza come il crocifisso”.

 

Da destra a sinistra, tutti i principali movimenti politici avezzanesi, come il Movimento Cristiano Lavoratori, Avezzano Bene Comune e Italia Viva, erano intervenuti per condannare il brutto episodio, stigmatizzando l’inadeguatezza di De Cesare a rivestire una carica istituzionale.

 

Alla fine il sindaco, travolto dalla bufera, aveva chiesto le scuse ufficiali dell’assessore che non hanno tardato ad arrivare, nelle quali però De Cesare risultava  poco convincente e “pentito”, tanto da arrivare, con un secondo comunicato, ad ingaggiare un battibecco con il centrodestra che continuava a chiederne la revoca.

 

Eppure, nonostante la dura condanna di tutto il mondo politico ed ecclesiastico, nonché l’indignazione dei cittadini, De Cesare conserva il suo posto da assessore, come emerso dal primo Consiglio comunale tenutosi dopo la vicenda, qualche giorno fa.

 

In tutta questa brutta storia, la cosa che più colpisce è il silenzio assoluto della maggioranza.

Non una parola, un commento, una frase di condanna è arrivata dai rappresentanti dei cittadini per gli insulti a Papa Bergoglio.

 

Il Presidente del Consiglio comunale, massima espressione della maggioranza, si è ben guardato dal dare la propria opinione in merito o dal raccogliere e comunicare ai cittadini il parere dei consiglieri dai quali è stato proposto ed eletto per essere, prima di tutto, garante di imparzialità.

 

Viene quindi spontaneo chiedersi cosa pensino il presidente del Consiglio Fabrizio Ridolfi (nella foto) e gli altri consiglieri di maggioranza di tutta questa vicenda in cui sono intervenute tutte le forze politiche cittadini, nonché la più alta rappresentanza ecclesiastica della città.

 

 

Cosa devono dedurre i cittadini da questo ostinato silenzio dei consiglieri di maggioranza?


Significa che appoggiano le esternazioni dell'assessore contro il Papa?

 


Oppure sono convinti che una persona che si sente libera di insultare pubblicamente la massima espressione della cristianità sia adeguata a ricoprire un ruolo pubblico?