Recuperare l’altruismo e coltivare quei rapporti di solidarietà che permettono di aiutare e ospitare chi ha bisogno, senza pretendere nulla in cambio. Questo il senso del “Cammino dell’Accoglienza”, così come lo ha descritto uno dei promotori, Sergio Natalia, a Meta, frazione di Civitella Roveto e seconda tappa della tre giorni di marcia.
Qui, il 1° maggio del 1944, i tedeschi catturarono Mario e Bruno Durante, fratelli partigiani che, grazie all’impegno dell’associazione “Il Liri” e dell’Anpi Marsica, nel 2013 furono insigniti delle medaglie d’oro al merito civile. I due vennero imprigionati e torturati dai tedeschi per oltre un mese e poi uccisi nei pressi di Tagliacozzo, senza che i loro corpi venissero mai ritrovati. Una storia esemplare quella dei Durante, che fa di Meta uno dei luoghi fondamentali del Cammino ed è per questo che, per l’occasione, è stata inaugurata la scultura della “Madre Terra accogliente”, statua simbolo della manifestazione.
È stata una marcia faticosa quella che ha visto impegnati gli escursionisti da Morino a Meta dove, però, dopo gli sforzi, hanno potuto recuperare le energie grazie all’ospitalità attenta e impeccabile dei soci della locale Pro Loco, che hanno offerto il pranzo ai 180 partecipanti. Il secondo giorno di Cammino è poi terminato a Canistro superiore, dopo una breve sosta nel suggestivo parco naturale “La Sponga”.
Oggi, invece, appuntamento con la tappa conclusiva che, dopo aver attraversato Pescocanale e Capistrello, terminerà ad Avezzano con una grande festa in piazza Risorgimento, dove gli Istituti della rete “Scuole in Cammino” esporranno i lavori realizzati nell’ambito del progetto “Riscoperta, catalogazione e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale della Marsica”.
Maria Caterina De Blasis
(Foto copertina di Romano Sfirri)