Politica 12:35

UDC, Cipolloni: De Angelis è il sindaco ma adesso ci vogliono buon senso e condivisione

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Se non è un’apertura di credito nei confronti del sindaco Gabriele De Angelis poco ci manca. Lino Cipolloni, segretario provinciale dell’Unione dei Democratici Cristiani e di Centro, accolta con soddisfazione la decisione del Tar e in attesa di quella del Consiglio di Stato prova a fornire una soluzione allo stato attuale delle cose richiamando De Angelis al «dovere, in rispetto delle indicazioni die cittadini, di convivere con una maggioranza a se contrapposta e premiata dalla città».

 

Con il 10% alle scorse elezioni amministrative, l’Udc è il partito più votato in città e Cipolloni parte da questo dato: «Non ci vuole un esperto di matematica o di sistemi elettorali per capire che il nostro partito, essendo la prima forza politica della città, non possa essere rappresentato in Consiglio Comunale da un solo seggio».

 

A supporto del suo ragionamento, Cipolloni si rifà alle regole che, seppur cervellotiche, disegnano una diversa composizione del Consiglio Comunale: «Nel nostro sistema elettorale coesistono, senza prevalere l'uno sull'altro, due principi, quello della rappresentatività e quello della governabilità. Non c'è dubbio che Gabriele De Angelis abbia vinto le elezioni come non c'è dubbio che i suoi candidati non hanno raccolto sufficienti consensi per consentirgli di avere una propria maggioranza e questo accade in virtù dell'esistenza del voto disgiunto che il legislatore riconosce. Infatti, non va dimenticato che i cittadini oltre che il Sindaco scelgono anche i Consiglieri».

 

Una candidatura di Cipolloni e dell’Udc a partecipare a quel governo di salute pubblica con a capo De Angelis evocato anche da Leonardo Casciere? Forse. Intanto Cipolloni attende con ansia la decisione del Consiglio di Stato che, se dovesse confermare quella del Tar, gli darebbe ufficialmente un nuovo ruolo: mediatore col senso di responsabilità.

 

Sembra quasi di assistere a una partita di calcio dove le due squadre si scambiano i giocatori in corsa perché l’obiettivo è sempre quello di fare gol. Ma in questo gioco bisogna fare i conti con il padrone del pallone e cioè Gabriele De Angelis, il sindaco potrebbe decidere di portarsi la palla a casa e tanti saluti a tutti i giocatori.

 

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