Attualità 10:45

Silvia Barbagallo rifiuta l'invito del sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi: "Da lui e da Giorgia Meloni ho ricevuto attacchi di una violenza inaudita"

459BFC21-A722-42A3-98B3-BF0FED00C4C8.jpeg

L’AQUILA. Dopo che il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi aveva cancellato il “Festival degli Incontri”, che avrebbe dovuto svolgersi lo scorso ottobre, criticando duramente i responsabili del Festival per aver invitato personaggi a lui non graditi come il fumettista Zerocalcare e il giornalista Roberto Saviano, i cittadini del capoluogo abruzzese con una raccolta firme avevano espresso solidarietà a Silvia Barbagallo, direttrice del Festival, chiedendole un incontro per  fare in modo che il Festival non venisse annullato.

 

Nei giorni scorsi il sindaco Biondi aveva fatto marcia indietro e con un videomessaggio su Facebook aveva tentato di recuperare i rapporti con la Barbagallo.

 

Ma durante l’incontro con i cittadini, che si è svolto all’Aquila in una gremitissima Libreria Colacchi, la Barbagallo ha spiegato le ragioni per cui giudicava inopportuno il videomessaggio di Biondi.

 

 “Quella del sindaco è un’apertura che non raccolgo – ha dichiarato la direttrice del Festival - Ho trovato il suo video inopportuno, specie dopo che mi aveva rivolto, nei mesi scorsi, parole poco cortesi, accusandomi di essere poco professionale e non in grado di portare all’Aquila contenuti culturali”.

 

Lo scontro” ha proseguito Barbagallo “è avvenuto su temi legati ai contenuti del Festival, in particolare sui nomi di Zerocalcare e Saviano, non digeriti dal sindaco. Io non ho accettato di toglierli dal programma, rivendicando la libertà della direzione artistica. 

 

Ho ricevuto degli attacchi da parte di Biondi e della Meloni di una violenza inaudita, una cosa che non si era mai vista.

 

Voglio precisare che il programma era stato approvato da un comitato in cui sedevano membri del Ministero e del Comune e che era stato presentato e costruito nonostante mancassero delle professionalità fondamentali. I festival e i progetti culturali non si fanno da soli ma con delle squadre di lavoro. Questa squadra non è mai stata creata perché le professionalità non sono mai state contrattualizzate. La polemica sui 700mila euro? Lo stanziamento lo aveva deciso il ministero, non io”.

 

E in riferimento all'invito di Biondi a prendere parte alla stesura del dossier della candidatura dell'Aquila a capitale italiana della Cultura, Barbagallo ha replicato: “Sorprende che ora mi dica una cosa del genere. Sarebbe stato meglio se non avesse cancellato il Festival. Detto questo, mi auguro che il Comune sia al lavoro sulla candidatura già da qualche mese, perché se non fosse così difficilmente potrete vincere. La cultura ha bisogno di tempi, competenze e serietà”.

 

“Quando una città decide di investire su un festival - ha proseguito Barbagallo - il Comune si mette a servizio della manifestazione aiutando gli organizzatori a far arrivare tutti i permessi, in particolare quelli per l'uso degli spazi e dei luoghi, in tempi veloci. Bisogna remare tutti insieme nella stessa direzione, specie quando si hanno tempi stretti. Mentre noi cercavamo di costruire palinsesti forti con nomi provenienti anche dall’estero, non avevamo l’amministrazione accanto ad aiutarci. ”

 

Durante il dibattito è intervenuto anche il fumettista Zerocalcare: “Con L’Aquila ho un rapporto molto stretto” ha dichiarato “Qui sono venuto dopo il terremoto con altri ragazzi che avevano attivato la rete di Epicentro Solidale, per portare beni di prima necessità alla popolazione colpita. Sono tornato anche nel 2011 all’Asilo Occupato, sono venuto sempre gratis e sarei venuto gratis anche questa volta.

 

Il sindaco? Forse non ha mai letto i miei fumetti, comunque la sua visione del mondo è antitetica alla mia. Questa idea secondo cui se inviti un antifascista per equilibrare dei chiamare anche un fascista mi fa orrore, sottende una cultura politica che mi spaventa”.