BALSORANO. Il cielo si presentava cupo, tante le nuvole scure all’orizzonte, il verde della Valle Roveto non era brillante come di solito in questo periodo, eppure il Cammino dell’accoglienza è iniziato ugualmente e con grande successo. Sono state oltre trecento, infatti, le persone che ieri mattina, dal Castello di Balsorano sono partite per questa tre giorni di marcia che si concluderà il 2 giugno ad Avezzano.
Studenti ed escursionisti, accolti dalla Pro Loco di Balsorano Vecchio e dalla banda locale, prima della partenza, hanno ricevuto il saluto del sindaco Mauro Tordone e di Sergio Natalia, uno dei coordinatori del progetto. Hanno poi assistito allo scoprimento della scultura simbolo del Cammino e, scortati da Misericordia e Protezione Civile di Balsorano e San Vincenzo Valle Roveto, da alcuni volontari della Protezione Civile di Avezzano e dall’Associazione nazionale dei Carabinieri, sezione Valle Roveto, sono partiti alla volta di Morrea.
Qui, nella piccola frazione, passata alla storia per l’accoglienza che diede 70 anni fa ad oltre 5 mila soldati – a fronte dei 400 abitanti di allora – gli escursionisti sono stati accolti dal calore e dalla genuina ospitalità della locale Pro Loco che ha organizzato il pranzo per tutti i partecipanti. Prima, però, c’è stato il meritato riconoscimento alle due medaglie d’oro del piccolo centro rovetano: Giuseppe Testa, partigiano assassinato dai nazisti e Franco Corradi, carabiniere ucciso nel luglio del ’70. Anche a Morrea è stata inaugurata la “grande madre accogliente”, scultura simbolo del Cammino, alla presenza del sindaco di San Vincenzo, di cui Morrea è frazione, Giulio Lancia, del vescovo della diocesi di Sora-Aquino-Pontecorvo, Mons. Gerardo Antonazzo, del Comandante della Tenenza di Tagliacozzo, Capitano Lorenzo Pecorella, del parroco don Alexander Moreno Infante e del locale gruppo degli alpini.
I partecipanti sono poi ripartiti alla volta di Morino, arrivo della prima tappa. Qui, dopo la cena offerta dalle associazioni del posto, hanno assistito allo spettacolo teatrale “Storie di amori e guerre” curato dalla compagnia del Lanciavicchio.
La seconda giornata di Cammino riprenderà questa mattina e, passando dai resti di Morino vecchio, arriverà a Meta di Civitella Roveto per terminare, poi a Canistro Superiore.
Maria Caterina De Blasis